sabato 2 aprile 2022

BENVENUTA GENTILEZZA

Accade un fatto per me inconcepibile: a Sant’Agnello un consigliere comunale di minoranza accetta la “delega alla gentilezza” dal primo cittadino Piergiorgio Sagristani.
Qui, in questo angolo di penisola interessato da uno dei più controversi episodi urbanistici che la storia locale ricordi, la vicenda Social Housing di via Monsignor Bonaventura Gargiulo, con decine di famiglie incolpevoli in procinto di essere sgomberate per i provvedimenti adottati dall’Autorità Giudiziaria, da alloggi che hanno in buona parte già pagato. La Magistratura inquirente ha infatti valutato le scelte adottate dall’amministrazione pubblica santanellese, almeno in questa prima fase, non conformi alla legge.
Le famiglie coinvolte quindi avrebbero il solo torto, ove le accuse dovessero trovare conferma nel proseguimento del procedimento giudiziario, di aver confidato nella giustezza delle decisioni dell'amministrazione comunale.
Sarebbe il caso di occuparsi prima di queste questioni e poi, perché no, anche della gentilezza di cui abitualmente dovrebbero dare sfoggio i dipendenti nei confronti dei cittadini, loro reali datori di lavoro.
Valutando invece il dato politico, se tutto ciò fosse accaduto in altri tempi sarebbe successo il finimondo al palazzo di città, invece con questo nuovo modo di (non) fare politica, silente e assertivo, tutto passa e scorre in maniera abnormemente normale.
Le opposizioni in penisola, per l’ennesima volta, si palesano con tutte le loro falle e contraddizioni e prendo atto che il M5S, quello in cui in un recente passato avevo creduto e dato fiducia, di fatto passa ufficialmente in maggioranza.
Il sindaco è abile politico e troppo intelligente per non capire cosa significhi realmente questa nomina, non può non comprendere o sapere la differenza che c’è fra un incarico “consiliare” e uno “giuntale”. Finora avevo preso atto della mancanza di supporto del M5S, in particolar modo dai portavoce regionali, per la latitanza su tutte le questioni ASL NA3 Sud, a cominciare dalle problematiche del centro oncologico e di quello trasfusionale, dalla chiusura del centro di sanità mentale in via del mare e del pronto soccorso vicano, dall’accettazione pacifica, quasi dogmatica, dell’edificazione dell’Ospedale Unico, nonostante tutte le criticità ampiamente esposte dal sottoscritto e verbalizzate in dibattimento del Consiglio Comunale carottese del 12 aprile 2021. E ne prendevo ancor più coscienza dall’inconsistenza dell’azione politica locale di opposizione, troppo timorosa e mai realmente ficcante, con timide interrogazioni emesse quasi sottovoce cui nessun seguito è stato dato.
Credevo fosse possibile creare una comunità di persone disinteressate che lottassero unicamente per la tutela del bene comune, ma da quando si era 4 amici al bar, così si è rimasti, e non ci si prende nemmeno più il caffè.