domenica 3 dicembre 2017

UNA GUERRA INVINCIBILE


Nel tempo l'uomo ha perso ogni contatto con gli elementi, chiuso nella climatizzazione dei propri uffici, dei propri svaghi e delle proprie abitazioni. Ciò ha comportato anche una perdita di memoria storica per cui l’ultimo caldo è sempre il più torrido, l'ultimo freddo è stato quello più vicino alla glaciazione e l'ultima pioggia da giudizio universale.
Il fatto è che, se da un lato ci sono cambiamenti climatici sia ciclici, sia dovuti al nostro intervento tecnologico (?), è altrettanto vero che ha sempre piovuto, più o meno, ma l'acqua per fortuna è sempre caduta dal cielo.
Anzi oggi abbiamo modelli meteorologici che ci indicano con largo anticipo l'evolversi del tempo, annunciando con giorni e giorni di anticipo piogge copiose, nevicate, gelate, burrasche e quant'altro, in maniera tale da non poter dire che l’evento ci ha colti impreparati.
Da uomo di mare, abituato a sentire sulla pelle gli umori del tempo e a subirne la volubilità, so che è meglio assecondare gli elementi, il moto ondoso, il vento, le correnti, senza volergli imporre la propria andatura. 
Quando c'è cattivo tempo, il comandante modifica la rotta, mette la nave alla cappa, riduce la velocità o la velatura, mascona.
Il mare, il vento, l’acqua, gli elementi, sono più forti di noi, ci possono spazzare via in ogni momento, per cui, analogamente al comandante, quando costruiamo una casa, tagliamo un albero, bruciamo un terreno, deviamo un corso acqueo, o qualsiasi altro intervento possibile, pensiamo sempre se lo stiamo facendo assecondando il volere della natura, o se vogliamo imporle un qualcosa d'intollerabile.
Se vogliamo vivere sereni ed in armonia, proteggere la nostra vita e quella dei nostri cari, questa è la strada da percorrere; con la natura non si fa il braccio di ferro, siamo sconfitti in partenza.

La natura si asseconda, non la si combatte.