Nel
tempo l'uomo ha perso ogni contatto con gli elementi, chiuso nella
climatizzazione dei propri uffici, dei propri svaghi e delle proprie
abitazioni. Ciò ha comportato anche una perdita di memoria storica per cui
l’ultimo caldo è sempre il più torrido, l'ultimo freddo è stato quello più
vicino alla glaciazione e l'ultima pioggia da giudizio universale.
Il
fatto è che, se da un lato ci sono cambiamenti climatici sia ciclici, sia
dovuti al nostro intervento tecnologico (?), è altrettanto vero che ha sempre
piovuto, più o meno, ma l'acqua per fortuna è sempre caduta dal cielo.
Anzi
oggi abbiamo modelli meteorologici che ci indicano con largo anticipo
l'evolversi del tempo, annunciando con giorni e giorni di anticipo piogge
copiose, nevicate, gelate, burrasche e quant'altro, in maniera tale da non
poter dire che l’evento ci ha colti impreparati.
Da
uomo di mare, abituato a sentire sulla pelle gli umori del tempo e a subirne la
volubilità, so che è meglio assecondare gli elementi, il moto ondoso, il vento,
le correnti, senza volergli imporre la propria andatura.
Quando c'è cattivo
tempo, il comandante modifica la rotta, mette la nave alla cappa, riduce la
velocità o la velatura, mascona.
Il
mare, il vento, l’acqua, gli elementi, sono più forti di noi, ci possono
spazzare via in ogni momento, per cui, analogamente al comandante, quando
costruiamo una casa, tagliamo un albero, bruciamo un terreno, deviamo un corso
acqueo, o qualsiasi altro intervento possibile, pensiamo sempre se lo stiamo
facendo assecondando il volere della natura, o se vogliamo imporle un qualcosa
d'intollerabile.
Se
vogliamo vivere sereni ed in armonia, proteggere la nostra vita e quella dei nostri
cari, questa è la strada da percorrere; con la natura non si fa il braccio di
ferro, siamo sconfitti in partenza.
La
natura si asseconda, non la si combatte.