martedì 17 dicembre 2019

BUTTANDO PIETRE A MARE

Un'altra minaccia incombe sulla vivibilità e sul futuro del borgo di Marina di Cassano.
È notizia di questi giorni che la Regione Campania finanzierà i lavori, quantificati in circa 8 milioni di euro, della scogliera prospiciente il lato a ponente della spiaggia di Caterina, quindi nel Comune di Sant'Agnello.
Il Sindaco Piergiorgio Sagristani è raggiante e preannuncia che a breve partirà la gara d'appalto.
A quanto riportato, avrebbe detto che Sant'Agnello finalmente avrà un approdo turistico, dove potranno trovare spazio anche un numero maggiore di imbarcazioni dei cittadini.
La domanda lubrana, è scontata nella sua immediatezza: «Come giungeranno questi nuovi ulteriori "utenti" all'approdo santanellese»?
Chiaro che in fase progettuale del nostro porto turistico non si sia tenuto conto delle infrastrutture, per cui l'unica via d'accesso è attraverso le rampe di Cassano e il conseguente attraversamento di tutto il borgo marinaro.
Quindi è palese che il progetto riguardi in parte sostanziale il comune di Piano di Sorrento, poiché ci si troverà ad affrontare un numero ancor maggiore di presenze anche solamente in transito, ripetendo in sostanza quel che avviene in modo molto più precipuo per le arterie cittadine.
Non è possibile considerare a convenienza (di chi?) dove il territorio è comprensoriale e dove feudale; tutto ciò dovrà essere necessariamente tema da affrontare politicamente e non solo per la prossima campagna elettorale carottese.
La mia sensazione è che finora chiunque si sia succeduto nell'ufficio del secondo piano di Piazza Cota, abbia ben badato a non alzare la voce, limitandosi a curare il proprio orticello, magari piantando fiori invece di ortaggi.
Considero che attualmente, senza altre implementazioni portuali, la situazione è già critica, seppur come confermatomi dai residenti, questa estate è andata un po' meglio, nel senso che ad agosto la presenza della Polizia Municipale è stata più puntuale, visti gli stanziamenti governativi "spiagge sicure", con i quali si è riusciti a pagare gli straordinari ad agenti che non avevano solo il borgo da pattugliare, quanto nemmeno potevano ridursi a svolgere il mero compito di parcheggiatori.
Se finora ha regnato l'arte dell'improvvisazione, nell'attesa di un intervento esterno che fortunatamente lo scorso anno s'è concretizzato, abbiamo la necessità di programmare nell'immediato la prossima estate, quindi le domande che pongo sono necessariamente sempre le stesse:
A che punto è la ZTL?
Ci sono progetti per la mobilità sostenibile (ascensore, mezzi collettivi, courtesy car) per questo borgo dagli equilibri così delicati?
Siamo quindi ancora nel campo del po' vedimmo o finalmente quest'anno riusciremo a vedere operativa la Zona a Traffico Limitato, così come richiesta dai cittadini, sul modello Marina Grande di Sorrento?
Nel mio piccolo quale forza consiliare di minoranza della minoranza, porterò nuovamente la questione al vaglio del Gruppo di lavoro Emergenza Traffico, affinché si possa interloquire con i residenti e i vari operatori commerciali, e si trovi una quadra soddisfacente per tutti.


giovedì 12 dicembre 2019

NATALE CON I TUOI

Una famiglia, sgomberata da un'abitazione pericolante, cerca disperatamente casa per Natale.
Dopo le recenti piogge e un muro di contenimento crollato, il Sindaco con l'ordinanza n.164 del 29 novembre scorso, ha intimato lo sgombero di un'abitazione pericolante; per la famiglia Rossi (n.d.r. nome fittizio) che l'occupava, la situazione è divenuta drammatica poiché sostanzialmente, senza un tetto sicuro, potrebbe vivere il Santo Natale separata.
Della vicenda sono stato allertato da un attivista il 4 dicembre scorso, il quale telefonandomi, mi avvertì dello sgombero critico che la Polizia Municipale avrebbe effettuato la mattina successiva.
Immediatamente contattai il dr. Gennaro Izzo dei servizi sociali di Piano di Sorrento e dopo una riunione fuori programma con il sottoscritto, il Sindaco Iaccarino e il com.te Galano, si venne a capo della situazione trovando una sistemazione temporanea per la famiglia presso il Monastero delle Suore Riparatrici.
Oltre papà, mamma e i due figli entrambi minorenni, vivono questo disagio anche una zia invalida al 100% e la sua badante.
Per rientrare nella loro abitazione, dovrebbero mettere in sicurezza l'intera area, ricostruendo e consolidando il muro perimetrale in parte franato; la disponibilità economica per sostenerne i costi cospicui non c'è e l'unica loro chance per restare uniti, è trovare un appartamentino in fitto.
Si, restare uniti, giacché il comune può farsi carico sia dei minori, sia della zia con disabilità, ma affidandoli a centri specializzati che spezzerebbero la famiglia in tre.
Nessuno vorrebbe dare in affidamento seppur temporaneo i propri figli, faccio quindi appello al buon cuore di chi può, non si cerca la carità, ma l'affitto di un alloggio, anche temporaneo, nell'attesa di trovare una soluzione.
È Natale, abbiamo l'occasione per onorare questa festività, tutti dobbiamo fare qualcosa affinché gli si dia un senso e non sia solo un'occasione consumistica; tutti dobbiamo fare qualcosa per essere e sentirci comunità.

Chi volesse rendersi partecipe può contattarmi scrivendomi su messenger.

domenica 8 dicembre 2019

LUMINARIE AL PALO

Piano di Sorrento - Le luminarie natalizie sono al palo.
Forse il cittadino ha cattiva memoria ma, seppure in ritardo confrontandoci ai feudi limitrofi, rispetto lo scorso anno l'illuminazione è stata installata prima; non solo, considero che rispetto l'albero cosiddetto antenna-vodafone e la piazza felliniana (sic), negli anni ci sia stata una evoluzione progressiva.
Allora, cosa voglio significare con luminarie al palo?
Letteralmente, al palo, all'unico elemento di sostegno installato, posto al lato opposto dell'incrocio del Corso Italia con Piazza della Repubblica.
Sarà frutto di sobrietà, di parsimonia nella spesa, nonostante i 48.556 euro?
Finora non mi sono mai espresso in termini puramente estetici giacché ciascuno è dotato di gusto proprio, fatto sta però, che le luminarie sono state erette fissandole da un lato ai lampioni della pubblica illuminazione, e dall'altro ai balconi o comunque agli edifici dirimpettai. In altri tratti, magari più difficoltosi come in quello sul corso fra piazza delle Rose e le Cavottole, si è preferito non coprire l'intera sede stradale, installando un decoro a bandiera solo su un lato.
In sostanza Piano di Sorrento è forse l'unico comune d'Italia (ma non poniamo limiti, tantomeno geografici), dove si «illumina l'illuminazione»; ne trovo sgradevole l'effetto, poiché l'illuminazione pubblica stradale mortifica quella della festività, mitigandone o confondendone l'effetto ottico. Ci sono poi anche altri aspetti da non sottovalutare circa eventuali responsabilità; presumo che l'ente abbia acconsentito all'installazione sui propri pali, quindi ipotizzo ci sia manleva per eventuali danni.
Comunque l'opera, nel momento in cui scrivo, è ancora in itinere; vi posto quindi quanto previsto dal capitolato, ponendo risalto che ancora una volta la prima traversa di via San Michele, per intenderci quella trafficata dai tanti pedoni che tagliano fra le due piazze, delle Rose e Cota, non è presa nemmeno in considerazione; lì, in pieno centro storico, proprio 'mmiezo Caruotto.
In conclusione, considerando il miglioramento, auspico che non si ripeta quanto accaduto lo scorso capodanno con la piazza principale al buio…

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Specifiche del programma d'illuminazione
Determinazione N. 780 del 27/11/2019 - Settore I

I Lotto: Corso Italia e Piazza Cota
Installazione, a pari distanza ed altezza, di luminarie a lampade bianco ghiaccio led, di almeno n. 36 impianti illuminotecnici
Albero natalizio artificiale stilizzato conico di colore verde intenso di almeno 12/14 metri da installarsi in Piazza, illuminato in maniera uniforme con stringhe a led bianco caldo a luce fissa e da lampade flash.
n. 10 stelle o decori su Piazza Cota con lampade bianco ghiaccio led.
n. 15 alberi di Albizie sagomate con minilucciole lampade bianco ghiaccio led.
n. 8 palme Piazza Cota, tronco illuminato con minilucciole led bianco ghiaccio.
n. 1 Magnolia Piazza Cota illuminata con lacci di lampadine di colore bianco ghiaccio led.

II Lotto: Altre strade cittadine
Illuminazione con stelle colore bianco ghiaccio led anche di diversa dimensione:
Via delle Rose almeno n. 6 impianti.
Via Mercato almeno n. 6 impianti.
Piazza della Repubblica e traversa almeno n. 7 impianti.
Via Bagnulo primo tratto almeno n. 10 impianti.
Via Casa Rosa almeno n. 8 impianti.
Via San Michele almeno n. 12 impianti.
Via S. Margherita almeno n. 10 impianti.
Via Santa Teresa almeno n. 8 impianti.
Via Mortora San Liborio almeno n. 3 impianti.
Via Bagnulo - secondo tratto impianti sparsi.
Via Gottola - Via Cassano - Via Petrulo - impianti sparsi.
Via delle Rose - secondo tratto impianti agli incroci.
Piazza delle Rose - Albero/abete mt. 5 illuminato con lacci di lampadine bianche.
Parco Villa Fondi - almeno n. 5 impianti con soggetti natalizi illuminati.
Illuminare con lacci di lampadine bianche l'abete esistente in Piazzetta Medaglie d'oro antistante la chiesa di Santa Teresa.

III Lotto: Centri periferici - Cappelle e Chiese
Illuminazione con almeno dieci stelle sparse o venti lacci di lampadine colore bianco ghiaccio per ciascuna delle seguenti zone: Colli San Pietro, Località Mortora, Località Trinità, Largo Madonna di Rosella, Ripa di Cassano, Marina di Cassano, Via G. Maresca, Via Legittimo zona scuola, Largo Annunziata, Cappella Cavone, Cappella Sacramentini, Cappella Rosella, Cappella S. Agostino, Cappella S. Liborio, Cappella S. Andrea, Cappella S. Giovanni, Cappella S. Nicola, Cappella Santa Margherita
Inoltre:
Via G. Maresca (primo tratto) - stelle sparse.
Via Legittimo zona scuola elementare - stelle sparse.
Largo Annunziata un rosone al centro dello spazio.
Cappella Sacramentini - una stella colore bianco ghiaccio.

mercoledì 4 dicembre 2019

CITTÀ METROPOLITANA: PIANO NON VALE META

Vico vale il 20% di Meta, Piano la metà

Torno ancora a fare una considerazione sul piano strategico della città metropolitana a cominciare dai comuni della penisola sorrentina estendendo poi il ragionamento a tutta l’area metropolitana.
Il piano del Sindaco De Magistris di strategico non ha proprio nulla, bensì si riduce a un concetto di ripartizione di parte degli avanzi d’amministrazione, in base al numero di abitanti: € 100,00 cadauno per un totale di € 308.489.000,00.
Come ho esternato anche durante l’ultimo consiglio comunale carottese, oltre a considerare questo piano strategico un’occasione persa per i territori in quanto non ponderatamente studiato e ridotto ad un classico finanziamento a pioggia alla bisogna dei sindaci, valuto questa ripartizione non congrua dato che non tiene conto di altri fattori, quali ad esempio l’estensione territoriale di ogni singolo comune; ciò riveste particolare importanza giacché il Sindaco De Magistris ha più volte sottolineato l’aspetto della tutela del territorio, specie sotto il punto di vista del fattore rischio idrogeologico.
Chiaro che territori come Vico Equense e Massa Lubrense di estensione maggiore rispetto Sorrento o Sant’Agnello abbiano, almeno in percentuale, presumibilmente settori più ampi di intervento.
Personalmente reputo il piano strategico (se così si può definire) della Città metropolitana di Napoli, poco organico e non equamente ripartito; rimarco quindi tutte le mie perplessità indicate in fase di deliberazione delle zone omogenee e sull’importanza di uno studio approfondito dei territori e delle loro affinità.
Per evidenziare tali disparità, con l’ausilio di un foglio di calcolo, ho indicato nella tabella sottostante l’estensione e il numero di abitanti di ogni singolo comune, la cifra prevista, e con una semplice divisione ne ho calcolato l’aliquota per chilometro quadro: il dato risulta sconcertante, altrettanto quanto il fatto che né i sindaci, né i consiglieri metropolitani nonché comunali, abbiano fatto opposizioni o rilievi.
Dando un senso a questi numeri emerge concettualmente che il territorio vicano vale il 20% di quello metese.
Estendendo queste considerazioni a tutti i 92 comuni afferenti alla Città metropolitana di Napoli possiamo rilevare dalla tabella che ho stilato e che potete consultare attivando questo link, che i comuni che traggono complessivamente maggior beneficio sono i più popolosi, quindi nell’ordine:
1. Napoli € 95.918.800,00,
2. Giugliano € 12.349.000,00,
3. Torre del Greco € 8.467.200;
mentre quelli cui sono destinati meno risorse:
1. Liveri € 157.200,00,
2. Comiziano € 176.400,00,
3. Carbonara di Nola € 245.600,00.
Ma quello che deve far riflettere è dovuto all’estensione e al potenziale destinato al chilometro quadro. In questo caso Napoli risulta al quinto posto e i comuni più valutati territorialmente sono:
1. Casavatore € 1.219.542,48 al Km2,
2. Portici € 1.174.891,30 al Km2,
3. San Giorgio a Cremano € 1.087.299,27 al Km2;
nel contempo i più svalutati:
1. Roccarainola € 24.327,57 al Km2,
2. Agerola € 39.072,11 al Km2,
3. Visciano € 40.174,31 al Km2.
Appare evidente l’iniquità e che per De Magistris un comune non vale quanto l’altro laddove, con questo criterio di ripartizione, un chilometro quadrato della città di Piano di Sorrento vale il 50% di quello di Meta.

GENTRIFICAZIONO

Quando sostituisci la E con una O

Gentrification, generalmente tradotto in gentrificazione, è quel fenomeno che comporta il cambiamento della gestione abitativa da affitto a proprietà, l'ascesa dei prezzi, e l'allontanamento o sostituzione della popolazione operaia esistente da parte delle classi medie.
In penisola sorrentina ad essere “sfrattata” è la popolazione residente, sostituita non propriamente da altre classi sociali, ma dai turisti cui sono destinati gli alloggi.
Negli ultimi tempi si è avuta l’impennata del fenomeno Bed & Breakfast, ciò sostanzialmente per la sostituzione di una «O» con una «E», infatti la Legge Regionale 8 agosto 2016, n. 22 “Legge annuale di semplificazione” con il comma 2 dell’articolo 11, modifica il comma 5 dell’articolo 1 della legge regionale 10 maggio 2001, n. 5 “Disciplina dell’attività di Bed and Breakfast”, sostituendo nel comma «L’esercizio dell’attività comporta, per i proprietari o i possessori dell’abitazione, l’obbligo di residenza “e di stabile domicilio” nella stessa, con “o di stabile domicilio*”.
Per comprendere questo necessita fare una piccola premessa sul cos’è il B&B e questo lo specifica l’articolo 1 della legge regionale: consiste nell’offerta «di alloggio e prima colazione esercitata, con carattere saltuario e non professionale, da un nucleo familiare che, ad integrazione del proprio reddito, utilizza parte della propria abitazione, fino ad un massimo di quattro camere e per un massimo di otto ospiti**».
Chiaro che si sia spalancato un portone e chiunque possegga un appartamento non fitta più ai residenti, ma preferisce tenerlo nella disponibilità e trasformarlo in Bed & Breakfast.
Inoltre ai B&B si aggiungono per effetto della normativa di cui alla LR n. 17 del 24/11/2001:
- esercizi di affittacamere;
- case e appartamenti per vacanze;
- case per ferie;
- ostelli per la gioventù;
- attività ricettive in residenze rurali;
- rifugi di montagna;
- case religiose di ospitalità.
Più che regolarizzare, la Regione Campania con un “tana libera tutti” ha liberalizzato il mercato senza tenere conto dei residenti nelle località turistiche, i quali per trovare casa sono costretti a trasferirsi altrove. Una situazione che ormai è insostenibile e che andrebbe normata tenendo conto sia del fatto che le esigenze abitative non possono andare nella direzione di nuove edificazioni, sia del trend negativo riguardo l’incremento demografico.
Le elezioni regionali sono vicine: scegliete bene e ricordate che le fritture migliori, sono quelle che si mangiano a casa propria.

* La residenza è il luogo in cui un soggetto dimora abitualmente. Va fissata con una pratica amministrativa nel Comune in cui si vive.
Il domicilio è la sede degli affari o interessi di una persona. Può essere generale (sede lavorativa) o speciale, ossia per uno specifico affare (ad esempio una causa giudiziale).
La dimora invece è il luogo in cui un soggetto attualmente vive, ad esempio la casa per le vacanze o un trasferimento per lavoro o altra causa che preveda il ritorno alla residenza.
** Sono state inoltre aumentati due parametri, infatti le camere passano da tre a quattro e gli ospiti da sei a otto con il comma 2 dell’articolo 8 di un’altra legge regionale, la n. 26 del 2 agosto 2018.


domenica 1 dicembre 2019

CI AVVELENANO NELL'INDIFFERENZA


Prima le buone notizie.
Per fortuna a novembre ha piovuto, copiosamente, per cui le polveri sottili si sono depositate e quindi i valori rilevati sono rientrati tutti nei limiti stabiliti.
Poi le notizie così così.
seleziona per ingrandire
L'ultimo giorno del mese (ieri 30 novembre) la centralina alla Siesta è impazzita, segnalando valori ben oltre la norma. Presumibilmente si tratta di abbruciamenti di sterpaglie di cui in foto, scattata proprio nell'occasione. La questione è seria, la produzione di benzopirene nuoce alla salute umana (leggi questo articolo in merito), ma di tutto questo pare a nessuno importi.
Poi le brutte notizie.
Il diossido d’azoto è costantemente oltre il valore medio annuale.
Poi le bruttissime notizie.
L'immobilismo è generale, a cominciare dalle amministrazioni che assistono passivamente, incoraggiate in questa ignavia dai vari portatori d'interessi, per finire al singolo cittadino che proprio non vuole saperne di cambiare nel proprio piccolo le cattive abitudini, in favore di pratiche quotidiane e spostamenti più sostenibili, a prescindere dalle leggi nazionali, regionali, o dalle disposizioni comunali.
Tocca a ciascuno di noi fare la propria parte.
PS: I dati delle nostre Smart Nose Dust, per quanto attendibili giacché frutto dell'impiego della moderna tecnologia del laser scattering, non possono essere ritenuti ufficiali.
Resta inteso che l'utilizzo di tali centraline o dispositivi similari occorrano per un corretto monitoraggio del territorio e intervenire per tempo e con precisione, così come è palese che non sia finora stato adottato alcun provvedimento, nemmeno tampone, per la riduzione del fenomeno inquinamento atmosferico.