lunedì 15 gennaio 2024

MARITTIMI AL CENTRO DELLE ATTENZIONI DEL GOVERNO

Così parrebbe ad occhi profani, infatti nei titoli dei giorni scorsi è apparso un roboante: «Assegnati i contributi per la formazione dei marittimi del Decreto Lavoro».
Ma “l’attenzione” è di tutt’altro tipo infatti, se felice si ritiene chi si è fermato al titolone, non lo è chi ha letto l’intero provvedimento in quanto ha potuto apprendere che i maggiori beneficiari non saranno i lavoratori, ma le compagnie di navigazione.
È palese che questo ennesimo provvedimento non sia in favore dei marittimi, in particolare per coloro che non hanno una compagnia armatrice di riferimento, bensì dei centri d’addestramento e degli armatori, poiché i denari destinati ai primi, transiteranno per le casse dei secondi.
Sommo gaudio per € 1.000.000,00 interamente assegnati per il 2023, che saranno così suddivisi:
Grimaldi Euromed € 332.000,00
Caronte & Tourist € 140.000,00
GNV € 130.000,00.
Onorato Armatori otterrà € 125.000,00 per Moby, € 37.500,00 per CIN, 25.000,00 per Toremar.
Altri contributi attribuiti ad Alilauro, Marnavi, Alilauro Gruson, NLG, Alicost, Delcomar, Caremar, Servizi Marittimi Giuffrè e Lauro, che vanno dai € 35.000,00 concessi a Visemar, agli € 8.500,00 di Capitan Morgan.
Nel prossimo biennio il contributo previsto sarà di € 2.000.000,00.
Nel frattempo con minor enfasi comunicativa, ironicamente sempre a maggior tutela dei marittimi, con l’ultima legge di bilancio, il governo Meloni ha tagliato l’indennità giornaliera di malattia, portandola dal 75% al 60% della retribuzione, lasciando però inalterati tutti i balzelli a carico del lavoratore.
Dapprincipio fu la riduzione della NASPI, poi l’abolizione del reddito di cittadinanza, ora il ridimensionamento della cosiddetta cassa malattia marittima, con la scusante che ci sono (e sempre ci saranno) i furbetti; è quindi lecito attendersi in un prossimo imminente futuro anche l'abolizione delle pensioni di invalidità?
Ed è così che lo Stato, anziché individuare condotte disdicevoli oltre che scorrette, colpisce tutta una categoria, in questo caso i marittimi.
È questa l’ennesima innegabile conferma che chi governa, lo faccia in maniera auto rappresentativa giacché queste figure istituzionali, una volta elette e a qualsiasi schieramento appartengano, badano solo a far quadrare i conti per alimentare un carrozzone traballante, più o meno spontaneamente consegnatosi alle lobbi, cui sono veramente destinati i denari pubblici sottratti alle necessità e al benessere della popolazione.