Piano di Sorrento: 16 novembre - Torre del Greco: 8 novembre 2018
Ai due incontri preposti a raccogliere suggerimenti
dei marittimi sul come risollevare il comparto, è intervenuto il deputato Luigi
Gallo presidente della Commissione Cultura alla Camera.
Da un luogo di grande cultura e tradizione marinara
quale Piano di Sorrento, la proposta, a coronamento degli sforzi sostenuti dai
marittimi provenienti anche da Viareggio, come ad accomunare le due città i cui
istituti nautici sono stati gli ultimi a tenere in vita i progetti Orione, poi
sciaguratamente aboliti anziché implementarli, dalla riforma Gelmini.
L'ha enunciata senza possibilità di equivoci il
portavoce del M5S:
«In sostanza bisogna riscrivere la legge del mare
articolo per articolo, tutti insieme, con voi esperti del settore».
Personalmente, ho tenuto a sottolineare che non c'è
guerra con gli armatori, anzi, il marittimo ha tutto l'interesse affinché le
compagnie prosperino e possano aumentare addirittura l'offerta lavorativa, ma
ciò non può e non deve corrispondere al nuovo schiavismo.
Quel che di significativo è emerso, particolarmente
dall'incontro carottese, è stato ben esposto dai capitani marittimi
intervenuti, rappresentanti in gran parte della locale Associazione Gente di
Mare e della viareggina LMCT (Lavoratori Marittimi della Costa Tirrenica):
- Applicazione del MLC (Maritime Labour Convention)
- Applicazione pedissequa della traduzione ufficiale del codice STCW (Standard of Training, Certification and Watchkeeping for seafarers)
- Riunificazione delle divisioni fra le categorie naviganti della marina mercantile
- Introduzione del reddito minimo europeo
- Vincolo dei contratti di continuità di lavoro verso le compagnie armatrici.
Tutto ciò va ad inserirsi nell'impianto normativo che
dovrà necessariamente prevedere l'attuazione dell'osservatorio nazionale del
lavoro marittimo, la reintroduzione dei titoli professionali, la formazione
scolastica statale sia tecnica sia professionale, la smilitarizzazione degli
uffici della Gente di Mare, il welfare marittimo, e infine il diritto al voto.
La manifestazione è riuscita sotto tutti gli aspetti,
se non per il ritiro della disponibilità della Casina dei Capitani di Meta dei
propri locali, affidati in un primo tempo all'Associazione Gente di Mare per lo
svolgimento della manifestazione; evidentemente si è già proiettati alla
campagna elettorale delle amministrative metesi.
In chiusura di serata, da primo firmatario e promotore
di una petizione popolare depositata insieme al senatore Sergio Puglia presso
il Senato, ho dato la notizia che sarà prossimamente presentato, proprio ad
iniziativa di Sergio Puglia, il disegno di legge sulle "Norme contenenti
la disciplina dell'esercizio del diritto di voto da parte dei lavoratori
marittimi imbarcati", affinché tutti i naviganti possano sentirsi
pienamente cittadini italiani.
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