martedì 20 novembre 2018

LA VOCE DEL MARE


Piano di Sorrento: 16 novembre - Torre del Greco: 8 novembre 2018
Ai due incontri preposti a raccogliere suggerimenti dei marittimi sul come risollevare il comparto, è intervenuto il deputato Luigi Gallo presidente della Commissione Cultura alla Camera.
Da un luogo di grande cultura e tradizione marinara quale Piano di Sorrento, la proposta, a coronamento degli sforzi sostenuti dai marittimi provenienti anche da Viareggio, come ad accomunare le due città i cui istituti nautici sono stati gli ultimi a tenere in vita i progetti Orione, poi sciaguratamente aboliti anziché implementarli, dalla riforma Gelmini.
L'ha enunciata senza possibilità di equivoci il portavoce del M5S: 
«In sostanza bisogna riscrivere la legge del mare articolo per articolo, tutti insieme, con voi esperti del settore».
Personalmente, ho tenuto a sottolineare che non c'è guerra con gli armatori, anzi, il marittimo ha tutto l'interesse affinché le compagnie prosperino e possano aumentare addirittura l'offerta lavorativa, ma ciò non può e non deve corrispondere al nuovo schiavismo.
Quel che di significativo è emerso, particolarmente dall'incontro carottese, è stato ben esposto dai capitani marittimi intervenuti, rappresentanti in gran parte della locale Associazione Gente di Mare e della viareggina LMCT (Lavoratori Marittimi della Costa Tirrenica):
  • Applicazione del MLC (Maritime Labour Convention)
  • Applicazione pedissequa della traduzione ufficiale del codice STCW (Standard of Training, Certification and Watchkeeping for seafarers) 
  • Riunificazione delle divisioni fra le categorie naviganti della marina mercantile
  • Introduzione del reddito minimo europeo
  • Vincolo dei contratti di continuità di lavoro verso le compagnie armatrici.

Tutto ciò va ad inserirsi nell'impianto normativo che dovrà necessariamente prevedere l'attuazione dell'osservatorio nazionale del lavoro marittimo, la reintroduzione dei titoli professionali, la formazione scolastica statale sia tecnica sia professionale, la smilitarizzazione degli uffici della Gente di Mare, il welfare marittimo, e infine il diritto al voto.
La manifestazione è riuscita sotto tutti gli aspetti, se non per il ritiro della disponibilità della Casina dei Capitani di Meta dei propri locali, affidati in un primo tempo all'Associazione Gente di Mare per lo svolgimento della manifestazione; evidentemente si è già proiettati alla campagna elettorale delle amministrative metesi.
In chiusura di serata, da primo firmatario e promotore di una petizione popolare depositata insieme al senatore Sergio Puglia presso il Senato, ho dato la notizia che sarà prossimamente presentato, proprio ad iniziativa di Sergio Puglia, il disegno di legge sulle "Norme contenenti la disciplina dell'esercizio del diritto di voto da parte dei lavoratori marittimi imbarcati", affinché tutti i naviganti possano sentirsi pienamente cittadini italiani.

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