Piano di
Sorrento - «La Circumvesuviana è
una ferrovia in gestione EAV, e quindi è la Regione Campania, che ne deve
garantire adeguati standard di sicurezza.
Presumibilmente De Luca già sa che la Circumvesuviana
non è attrezzata con i sistemi di controllo marcia treno e dunque teme che
quando a luglio, come tutte le ferrovie isolate, anche questa tratta, secondo
una norma stabilita dal Governo precedente, passerà sotto la vigilanza
dell'ANSF (Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria), sarà soggetta a
limitazioni di velocità.
Ricordo però, in primis, che l'ANSF (che diventerà
ANSFISA) è un soggetto autonomo e non dipendente dal Mit». Danilo Toninelli -
Ministro Infrastrutture e Trasporti.
Infatti l'ANSF, dopo l'incidente sulla Andria-Corato
del 12 luglio 2016, sulle tratte non attrezzate con i sistemi di sicurezza
europei, al fine di tutelare i passeggeri per il tempo necessario ad adeguare
le linee e metterle in sicurezza, impose i limiti di velocità ridotti.
A distanza di due anni, su un provvedimento voluto e
adottato dal PD, il Presidente EAV Umberto De Gregorio chiede di intervenire
«immediatamente con un provvedimento legislativo che rinvii il passaggio di
competenze da Ministero ad ANSF delle linee regionali EAV previsto a partire
dal primo Luglio 2019».
I Sindaci si sono messi sull'attenti e hanno risposto
presente, e all'ordine impartito hanno imbracciato la penna a mo' di fucile,
apponendo le loro sigle in calce.
Anche i democrat di Vico Equense non hanno voluto
essere da meno: «L'amministrazione deve aderire all'appello al ministro delle
infrastrutture Danilo Toninelli lanciato dal presidente dell'EAV Umberto De
Gregorio e già da alcuni sindaci del nostro territorio per scongiurare il
rischio delle limitazioni che potrebbero verificarsi col passaggio delle
competenze dal ministero all'agenzia ferroviaria per la sicurezza delle linee
regionali EAV, programmato a partire dal prossimo primo luglio» (Metropolis
2/6/2019).
Da qui il titolo: Ridicoli.
Risale al 21 settembre 2017, primo ministro Gentiloni,
titolare del MIT Delrio, l'Indagine Regionale sulla Messa in Sicurezza delle
Linee Ferroviarie Isolate, di cui dalla premessa:
«Nel 2016, in occasione della predisposizione del
Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ai sensi dell'art. 1
comma 6 del decreto legislativo 15 luglio 2015 n. 112, che individuava le
Ferrovie Regionali (cd. "Ex concesse") che risultavano "interconnesse"
alla rete ferroviaria nazionale, le Regioni e Province autonome elaborarono, su
iniziativa della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del territorio,
un'indagine che aveva l'obiettivo di conoscere i fabbisogni di messa in
sicurezza delle ferrovie interconnesse, sia dal punto di vista tecnico sia dal
punto di vista economico. L'indagine rappresentò un importante momento di
approfondimento sul tema della sicurezza ferroviaria delle ferrovie regionali e
costituì un punto di riferimento per le attività che si svilupparono nel corso
del lavoro tecnico svolto da un tavolo istituito presso il Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti e che comprendeva anche i responsabili dell'ANSF
e dell'USTIF e finalizzato, appunto, alla messa a punto del predetto Decreto.
In occasione dell'intesa, che fu sancita il 3 agosto
2016, il Ministro Graziano Delrio, che partecipò a un incontro presso la
Conferenza delle Regioni e Province autonome, evidenziò come il tema della
sicurezza del trasporto pubblico locale ferroviario non si esauriva alle sole
ferrovie interconnesse, ma comprendeva anche le linee ferroviarie cosiddette
"isolate" per le quali annunciò precisi stanziamenti».
Nello specifico l'Indagine rilevava per le linee
vesuviane:
«Negli anni '80 è stato introdotto sulle linee
vesuviane un sistema ATP (Automatic Train Protection) del tipo continuo con
logica elettromeccanica a cinque codici (180, 120, 270, 75, AC e 420). Lo
stesso consente di informare il macchinista, a bordo, sulla massima velocità
permessa dal segnalamento di stazione o di linea (PBI) e determina la frenatura
automatica in caso di superamento della stessa.
Si determina, pertanto, una integrazione tra il
sistema di segnalamento a terra e la condotta del rotabile, prevenendo errati
comportamenti del macchinista.
Questo sistema, pur
con elevato livello di sicurezza, presenta dei limiti; in particolare la frenatura automatica non interviene per
rallentamenti dovuti ad un PL fuori servizio oppure per limiti di velocità
correlati alle caratteristiche del tracciato e/o da condizioni temporanee della
linea; vi è inoltre l'impossibilità di gestire le fermate.
Per quanto attiene la regolarità, invece, il limite è
dovuto alla ipotesi concettuale che, indipendentemente dall'andamento planimetrico
della linea, la velocità di approccio del convoglio sia quella massima
possibile per gli attuali ETR (90 km/h), indipendentemente dalla velocità reale
del treno.
Tale condizione quindi impone spesso al macchinista,
in modo praticamente immediato, il rispetto di una velocità ridotta ad una
distanza dal punto protetto maggiore di quella necessaria per portare la
velocità del convoglio da quella reale a quella richiesta dalle condizioni
della linea.
Per superare i suddetti limiti e garantire in ogni
caso elevati livelli di sicurezza, è necessario integrare l'attuale sistema
continuo con punti informativi fissi (boe), al fine di ottenere la massima
protezione della marcia del treno nel caso di rallentamenti/limitazioni di
velocità puntuali e passaggi a livello fuori servizio; ciò comporterà la
necessità di attrezzare terra e bordo con il Sistema di Controllo Marcia Treno
(SCMT).
Allo stato attuale i n. 21 ETR della serie Metrostar
sono già attrezzati con il Sotto Sistema di Bordo (SSB) del SCMT, per cui è necessario
prevedere analogo attrezzaggio per gli ulteriori 25 FE220 e 12 T21 oggetto di
revamping.
Per quanto riguarda l'attrezzaggio con il Sotto Sistema di Terra (SST), EAV ha
realizzato una tratta prototipale (la tratta Scafati - Poggiomarino) sulla quale
sono state ottenute le autorizzazioni USTIF a seguito di apposito processo
omologativo da parte di VIS. Tale circostanza ragionevolmente accelererà il
processo di progettazione, validazione ed approvazione dell'analogo
attrezzaggio di terra sulle linee vesuviane. Inoltre, è necessario ammodernare
con ACS le stazioni di bivio più significative ovvero Napoli Nolana/Garibaldi
ed il doppio bivio Madonnelle-Botteghelle afferente la stazione di Volla con la
costruenda antenna da Volla fino alla stazione AV di Afragola.
Il costo previsto per la realizzazione di quanto sopra
descritto è pari ad € 87.500.000,00».
Cosa dovrebbe fare Toninelli: prorogare per dare tempo
a De Luca di compiere quel che finora non ha fatto, e magari pagare di persona,
oltre che moralmente, per un eventuale disastro?