mercoledì 4 dicembre 2019

CITTÀ METROPOLITANA: PIANO NON VALE META

Vico vale il 20% di Meta, Piano la metà

Torno ancora a fare una considerazione sul piano strategico della città metropolitana a cominciare dai comuni della penisola sorrentina estendendo poi il ragionamento a tutta l’area metropolitana.
Il piano del Sindaco De Magistris di strategico non ha proprio nulla, bensì si riduce a un concetto di ripartizione di parte degli avanzi d’amministrazione, in base al numero di abitanti: € 100,00 cadauno per un totale di € 308.489.000,00.
Come ho esternato anche durante l’ultimo consiglio comunale carottese, oltre a considerare questo piano strategico un’occasione persa per i territori in quanto non ponderatamente studiato e ridotto ad un classico finanziamento a pioggia alla bisogna dei sindaci, valuto questa ripartizione non congrua dato che non tiene conto di altri fattori, quali ad esempio l’estensione territoriale di ogni singolo comune; ciò riveste particolare importanza giacché il Sindaco De Magistris ha più volte sottolineato l’aspetto della tutela del territorio, specie sotto il punto di vista del fattore rischio idrogeologico.
Chiaro che territori come Vico Equense e Massa Lubrense di estensione maggiore rispetto Sorrento o Sant’Agnello abbiano, almeno in percentuale, presumibilmente settori più ampi di intervento.
Personalmente reputo il piano strategico (se così si può definire) della Città metropolitana di Napoli, poco organico e non equamente ripartito; rimarco quindi tutte le mie perplessità indicate in fase di deliberazione delle zone omogenee e sull’importanza di uno studio approfondito dei territori e delle loro affinità.
Per evidenziare tali disparità, con l’ausilio di un foglio di calcolo, ho indicato nella tabella sottostante l’estensione e il numero di abitanti di ogni singolo comune, la cifra prevista, e con una semplice divisione ne ho calcolato l’aliquota per chilometro quadro: il dato risulta sconcertante, altrettanto quanto il fatto che né i sindaci, né i consiglieri metropolitani nonché comunali, abbiano fatto opposizioni o rilievi.
Dando un senso a questi numeri emerge concettualmente che il territorio vicano vale il 20% di quello metese.
Estendendo queste considerazioni a tutti i 92 comuni afferenti alla Città metropolitana di Napoli possiamo rilevare dalla tabella che ho stilato e che potete consultare attivando questo link, che i comuni che traggono complessivamente maggior beneficio sono i più popolosi, quindi nell’ordine:
1. Napoli € 95.918.800,00,
2. Giugliano € 12.349.000,00,
3. Torre del Greco € 8.467.200;
mentre quelli cui sono destinati meno risorse:
1. Liveri € 157.200,00,
2. Comiziano € 176.400,00,
3. Carbonara di Nola € 245.600,00.
Ma quello che deve far riflettere è dovuto all’estensione e al potenziale destinato al chilometro quadro. In questo caso Napoli risulta al quinto posto e i comuni più valutati territorialmente sono:
1. Casavatore € 1.219.542,48 al Km2,
2. Portici € 1.174.891,30 al Km2,
3. San Giorgio a Cremano € 1.087.299,27 al Km2;
nel contempo i più svalutati:
1. Roccarainola € 24.327,57 al Km2,
2. Agerola € 39.072,11 al Km2,
3. Visciano € 40.174,31 al Km2.
Appare evidente l’iniquità e che per De Magistris un comune non vale quanto l’altro laddove, con questo criterio di ripartizione, un chilometro quadrato della città di Piano di Sorrento vale il 50% di quello di Meta.

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