martedì 23 luglio 2019

FINANZIARIA - PROPOSTE IN FAVORE DELLA GENTE DI MARE


Piano di Sorrento - Il ministro per il SUD Barbara Lezzi, ha chiesto nei giorni scorsi ai portavoce comunali e regionali, proposte da poter inserire nella prossima Legge di Bilancio 2019 (finanziaria).
Impossibile da imbastire nel poco tempo disponibile una proposta che non sia già nel cassetto, ho quindi rispolverato due questioni riguardanti il lavoro marittimo.
Una riguarda l'introduzione di misure fiscali per la deducibilità delle spese di formazione sostenute dai lavoratori marittimi: in sostanza con questo provvedimento, nemmeno particolarmente articolato, si propone di adottare una misura in favore della Gente di Mare che partecipa agli onerosi corsi formativi-abilitativi, nella forma della deduzione dal reddito da lavoro dipendente delle spese effettivamente sostenute dai lavoratori marittimi per il conseguimento e/o il rinnovo dei certificati.
La seconda, senza ulteriori oneri per lo Stato, verrebbe incontro alle esigenze dei marittimi imbarcati, richiesta peraltro effettuata congiuntamente sia delle associazioni sindacali, sia da CONFITARMA, e che recepisce inoltre il parere favorevole del MIT: si tratta dell'adozione di un dispositivo per la concessione di piccoli acconti in contanti ai marittimi imbarcati.
Infatti sovente si verifica che le navi da carico approdino nei più disparati porti del mondo posti in luoghi disagiati, presso i quali non è possibile per il marittimo, sceso dalla nave in franchigia, effettuare prelievi bancomat, né utilizzare carte elettroniche.
I marittimi hanno necessità di avere a disposizione denaro contante durante la purtroppo già breve permanenza a terra, infatti era normale prassi che gli stessi chiedessero al Comandante un anticipo in contanti della retribuzione di spettanza, il cui saldo veniva successivamente regolato con mezzi tracciati.
La Legge 205/2017 (Legge di bilancio 2018), all'art. 1, commi 910 e seguenti, ha imposto l'obbligo ai datori di lavoro, a decorrere dal 1° luglio 2018, di corrispondere ai lavoratori la retribuzione, nonché ogni anticipo di essa, attraverso mezzi di pagamento tracciati.
La proposta prevede di seguire le indicazioni ricevute dalla competente Direzione Generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, restituendo ai marittimi la possibilità di soddisfare le proprie esigenze personali durante un lungo periodo di lavoro lontano dalla propria dimora, inoltre evitando che siano comminate sanzioni alle compagnie armatrici in sede di ispezioni da parte delle Capitanerie di Porto ai sensi della Maritime Labour Convention 2006, per aver privato i marittimi del diritto di ricevere tali anticipi.
Auspico che queste due semplici proposte trovino riscontro nella prossima finanziaria e che possa essere viatico per il percorso intrapreso dal M5S, inteso a risollevare lo stato comatoso della Marineria Mercantile Italiana, abbandonata finora da tutti i governi ad un inesorabile e drammatico destino.

Nessun commento:

Posta un commento

Aggiungi un commento...