La maggioranza carottese boccia inspiegabilmente una nostra sacrosanta mozione.
«Nell’ambito dei Patti per il lavoro e-o per l’inclusione sociale, i beneficiari Reddito di
Cittadinanza sono tenuti a svolgere PUC nel Comune di residenza per almeno 8
ore settimanali, aumentabili fino a 16.
I Comuni sono responsabili dei PUC e li possono attuare in collaborazione con
altri soggetti.
Oltre a un obbligo, i PUC rappresentano un’occasione di inclusione e crescita per i
beneficiari e per la collettività: i progetti, infatti, saranno strutturati in
coerenza con le competenze professionali del beneficiario, con quelle acquisite
anche in altri contesti ed in base agli interessi e alle propensioni emerse nel
corso dei colloqui sostenuti presso il Centro per l’impiego o presso il
Servizio sociale del Comune.» - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Dopo la lettera di Linda di oltre un anno fa, e altre
richieste di percettori che non desiderano essere tacciati di oziosa inoperosità,
abbiamo deciso di inoltrare una mozione, affinché si desse impulso nel redigere
i PUC.
Ebbene,
non abbiamo ancora ben compreso perché la maggioranza abbia votato contro;
addirittura, nel paradossale dibattito, l’assessore Rosa Russo “risponde” come
fosse un’interrogazione, ancor prima di farmi esporre il testo.
È chiara l’attenzione di questa maggioranza verso i percettori del RdC, e
altrettanto lampante è che l’assistenzialismo convenga a chi assiste, specie se
lo fa con le finanze pubbliche.
lunedì 9 novembre 2020
P.U.C. - Progetti Utili alla Collettività
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