venerdì 18 dicembre 2020

MARITTIMI APOLIDI

La questione dei marittimi bloccati da oltre un anno a bordo di navi al largo delle coste della Cina, è argomento poco dibattuto in Italia, ciò a conferma dell'attenzione politica riservata al cluster marittimo, nonostante sia da sempre traino dell'economia nazionale.
Le navi Mba Giovanni e Antonella Lembo, sono da mesi in rada al largo dei porti cinesi rispettivamente di Huanghua e Tianjin. La prima non può effettuare l’avvicendamento dell’equipaggio giacché Huanghua non è adibito alla movimentazione equipaggio, alla seconda invece, è impedito l’attracco per scaricare il carbone australiano, per dispute fra i due stati.
È necessario che sostituiscano i rispettivi equipaggi che sono imbarcati ormai da oltre un anno e quindi ben oltre il limite stabilito dalla Convenzione sul Lavoro Marittimo e dalla Direttiva 2013/38/UE, che tutelano la salute dei naviganti.
Al momento la parte politica di cui si ha notizia, e che recentemente ha scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Giuseppe Conte e al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, appartiene ai sindaci di Pozzallo, Monte di Procida, Messina, Napoli, Livorno, Crotone, Termoli, e i due nostri della penisola sorrentina, Vico Equense e Sant’Agnello.
Il più attivo è sicuramente Roberto Ammatuna, Sindaco di Pozzallo, che non ha risparmiato critiche circa la politica estera svolta dal nostro governo, ricordando i buoni rapporti e i recenti accordi che il Ministro Di Maio ha stretto con Xi Jinping.
Il panorama internazionale ha invece registrato il 14 dicembre scorso, la circolare inviata dal segretario generale dell'IMO, il sud coreano Kitack Lim, agli Stati membri dell'organizzazione marittima internazionale, affinché inseriscano la classe della Gente di Mare, fra i lavoratori chiave per l'economia mondiale.

Kitack Lim

Sarebbe la strada per bypassare le criticità delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19, e così permettere ai marittimi di viaggiare verso i porti di avvicendamento, e rispettare i tempi dei contratti di arruolamento.
Kitack Lim ha preso l’iniziativa, unitamente all’aver registrato l’alta considerazione che hanno avuto 45 Stati membri*, che hanno già designato i marittimi quali lavoratori chiave per l'economia mondiale.
Al momento non ho riscontro di attività del nostro governo il quale, mi auguro, sia al lavoro al fine di risolvere queste crisi e impedirne altre. Confido nel buon senso e invito ad adoperarsi affinché anche il MIT possa essere più partecipe, consapevole anche del fatto che così come si è scorporato il MIUR in un giorno, altrettanto si possa operare affinché si ripristini al più presto un Ministero che possa essere rappresentativo per l’intero settore marittimo.


*Azerbaigian, Bahamas, Bangladesh, Barbados, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Cipro, Danimarca, Francia, Gabon, Georgia, Germania, Ghana, Grecia, Indonesia, Iran, Giamaica, Giappone, Kenya , Kiribati, Liberia, Isole Marshall, Moldova, Montenegro, Myanmar, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Nigeria, Norvegia, Panama, Filippine, Repubblica di Corea, Romania, Arabia Saudita, Singapore, Sud Africa, Spagna, Svezia, Thailandia, Emirati Arabi Uniti , Regno Unito, Stati Uniti, Yemen più Hong Kong quale stato associato.


martedì 15 dicembre 2020

PRIVACY vs TRASPARENZA

IL COMUNE DI PIANO DI SORRENTO ABOLISCE L’ARCHIVIO STORICO ON LINE

È un duro colpo alla trasparenza dell’azione amministrativa: in sostanza non si potranno più scaricare né consultare gli atti, una volta defissi dall’Albo Pretorio.
La tutela della privacy appare pretestuosa, giacché l’Agenzia per l’Italia Digitale dispone che i documenti da pubblicare debbano già essere predisposti per la protezione dei dati personali, e questo deve avvenire a cura dell’ente richiedente o del responsabile del procedimento amministrativo.
Con la soppressione dell’archivio storico, chiunque partecipi alla vita amministrativa e politica della città, o che abbia necessità di consultare una determina o una delibera, dovrà necessariamente fare un accesso agli atti: questo oltre a dilatare nei tempi quel che finora era risolvibile con pochi semplici click da un qualunque pc, tablet o smartphone, impiegherà gli addetti comunali in enormi perdite di tempo per evadere le richieste, e questo è reso ancora più oneroso per la carenza di personale. A tal proposito e a beneficio, si rammenta che l’Ente da tempo, deve ancora provvedere a 17 assunzioni.
Qui potete leggere la nota che ho inviato unitamente al Consigliere Antonio D’Aniello. 



lunedì 14 dicembre 2020

ACQUA PUBBLICA - a.d. 2020

L’ultimo Consiglio del distretto sarnese vesuviano non si è ancora concluso, infatti è stato prolungato in seconda convocazione a domani 15 dicembre, per trattare di alcune richieste del gruppo dei Comuni per l’acqua pubblica.
Nel dettaglio:
- la limitazione delle ingiunzioni fiscali da parte di GORI,
- una regolamentazione più “umana” e condivisa con i servizi sociali delle procedure di distacco, e
- il monitoraggio delle misure adottate per l’emergenza Covid-19, visto l'esiguo numero di utenti che hanno effettivamente usufruito delle agevolazioni previste.
Oltre a chiedere al presidente dell'EIC, Luca Mascolo, chiarimenti sul protocollo d’intesa relativo agli interventi fognari e depurativi nel bacino del Sarno, si vuole fare il punto sulle cosiddette “partite pregresse”.
Si tratta in sostanza degli aumenti tariffari sui quali il TAR Campania già si pronunciò negativamente, e sono relativi al periodo 2006-2011. Ammonta ad oltre 120 milioni di euro la somma che la GORI intende “recuperare”, facendola pagare agli ignari e incolpevoli utenti attuali.
Ricordando il vecchio impegno a favore dei comitati per l’acqua pubblica relativo al periodo in cui l’attuale Sindaco Iaccarino era seduto nei banchi dell’opposizione, così come il collega di Meta Giuseppe Tito aderì immediatamente alla Rete dei Sindaci per l’acqua pubblica, cosa che evidentemente non gli ha impedito di essere eletto quale consigliere di distretto attuale, ma in maniera sbalorditiva non in quota alla lista «Comuni per l’Acqua Pubblica», bensì per quella contrapposta «Acqua: tutela di tutti», gli ho chiesto di confrontarsi con i Sindaci Consiglieri, affinché siano votati positivamente i punti espressi.
Questa la nota inviata.