L’ultimo Consiglio del distretto sarnese vesuviano non si è ancora concluso, infatti è stato prolungato in seconda convocazione a domani 15 dicembre, per trattare di alcune richieste del gruppo dei Comuni per l’acqua pubblica.
Nel dettaglio:
- la limitazione delle ingiunzioni fiscali da parte di GORI,
- una regolamentazione più “umana” e condivisa con i servizi sociali delle procedure di distacco, e
- il monitoraggio delle misure adottate per l’emergenza Covid-19, visto l'esiguo numero di utenti che hanno effettivamente usufruito delle agevolazioni previste.
Oltre a chiedere al presidente dell'EIC, Luca Mascolo, chiarimenti sul protocollo d’intesa relativo agli interventi fognari e depurativi nel bacino del Sarno, si vuole fare il punto sulle cosiddette “partite pregresse”.
Si tratta in sostanza degli aumenti tariffari sui quali il TAR Campania già si pronunciò negativamente, e sono relativi al periodo 2006-2011. Ammonta ad oltre 120 milioni di euro la somma che la GORI intende “recuperare”, facendola pagare agli ignari e incolpevoli utenti attuali.
Ricordando il vecchio impegno a favore dei comitati per l’acqua pubblica relativo al periodo in cui l’attuale Sindaco Iaccarino era seduto nei banchi dell’opposizione, così come il collega di Meta Giuseppe Tito aderì immediatamente alla Rete dei Sindaci per l’acqua pubblica, cosa che evidentemente non gli ha impedito di essere eletto quale consigliere di distretto attuale, ma in maniera sbalorditiva non in quota alla lista «Comuni per l’Acqua Pubblica», bensì per quella contrapposta «Acqua: tutela di tutti», gli ho chiesto di confrontarsi con i Sindaci Consiglieri, affinché siano votati positivamente i punti espressi.
Questa la nota inviata.
lunedì 14 dicembre 2020
ACQUA PUBBLICA - a.d. 2020
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