giovedì 18 gennaio 2018

SILENZIO: PARLA L'ARPAC


Piano di Sorrento - La risposta alla mia richiesta di delucidazioni circa il posizionamento del furgone mobile in quel di piazza Cota, è chiara e rievoca la ben nota affermazione del nobile monicelliano «Marchese del Grillo».
Prendendo spunto dal gioco popolare del tressette, l'Agenzia Regionale per l'Ambiente, risponde piombo: in sostanza la domanda alla quale si cerca risposta, è quella di sapere qual è la situazione smog dovuta al traffico cittadino, divenuto quest'ultimo ormai insostenibile. Paradossalmente si risponde che l'inquinamento non è dovuto solo ai veicoli equipaggiati con motori endotermici, ma contribuiscono anche le caldaie per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria, i forni della ristorazione, eccetera, come se non avessimo mai sentito parlare di tutte le forme antropiche d'inquinamento.
Procedo ora ad analizzare la «non risposta» punto per punto, tralasciando la datazione 11/8/2017, che ne sia venuto in possesso solo ieri con ben oltre 5 mesi di ritardo e dopo aver reiterato la legittima richiesta, sorvolando anche sul fatto che l'Agenzia abbia risposto in un primo tempo all'intestatario per conoscenza, ossia il comune di Piano di Sorrento e solo ieri direttamente al sottoscritto, trascurando inoltre che ricevuta la prima risposta, l'ufficio del Sindaco non me l'abbia prontamente inoltrata, nonostante il mio nome sia indicato nell'intestazione; diciamo benevolmente che si è fatta un po' di confusione.
• L'Agenzia per l'Ambiente sottolinea che manca il numero di protocollo, non considerando che la mia richiesta è indirizzata direttamente alla Direzione Generale, Commissario, Direttore Tecnico e Dipartimentale, e solo per conoscenza al Sindaco di Piano di Sorrento.
• Al sopralluogo con l'ing. De Pascale e il com.te Porreca, era presente anche il sottoscritto, il quale per fortuna gode di buona memoria.
• La fornitura di energia elettrica sarebbe stata possibile anche nei due punti indicati ed inoltre non è specificato quali impedimenti ci sarebbero stati secondo la normativa ambientale vigente, nell'insediare il furgone mobile lì dove richiesto.
• Si rende noto non sono stati fatti studi specifici giacché a detta degli scriventi non sono applicabili per il nostro comune.
• Sottolineo che il sottoscritto non ha assolutamente mai indicato che l'unica fonte inquinante fosse quella veicolare, bensì che al momento è quella che maggiormente interessa ai cittadini, di cui, ricordiamocelo sempre, siamo al servizio, ARPAC compresa.
• Mi è stata attribuita un'affermazione mai espressa, giacché mi è palesemente chiaro che il vento non abbia peculiarità purificatrici dell'aria, essendo il vento composto unicamente dalla stessa aria, che nel suo movimento si dirige più o meno velocemente secondo leggi studiate dalla meteorologia, da un'alta ad una bassa pressione.
• Infine, quel che si può definire come la marchesata del Grillo: «Il sito è scelto in modo insindacabile dall'Agenzia». Allora, ditelo subito che ci togliamo il pensiero.
Capitolo a parte meriterebbero poi i dati relativi al monitoraggio durato appena 15 giorni, così come ampiamente previsto dal sottoscritto, ma per questo vi rimando all'interrogazione del nostro portavoce alla regione Marì Muscarà, e alla non risposta dell'ARPAC, evasiva esattamente quanto questa.
Per i primi di marzo dovremmo installare i primi dispositivi per il rilevamento delle polveri sottili, del monossido di carbonio, e delle sostanze volatili: chi fa da se, fa per tre, ma è chiaramente una sconfitta delle istituzioni.
Dove non c'è dialogo non c'è democrazia, dove non c'è democrazia non c'è benessere.

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