Piano
di Sorrento - La risposta alla mia richiesta di
delucidazioni circa il posizionamento del furgone mobile in quel di piazza
Cota, è chiara e rievoca la ben nota affermazione del nobile monicelliano «Marchese del Grillo».
Prendendo spunto dal gioco
popolare del tressette, l'Agenzia Regionale per l'Ambiente, risponde piombo:
in sostanza la domanda alla quale si cerca risposta, è quella di sapere qual è
la situazione smog dovuta al traffico cittadino, divenuto quest'ultimo ormai
insostenibile. Paradossalmente si risponde che l'inquinamento non è dovuto solo
ai veicoli equipaggiati con motori endotermici, ma contribuiscono anche le
caldaie per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria, i
forni della ristorazione, eccetera, come se non avessimo mai sentito parlare di
tutte le forme antropiche d'inquinamento.
Procedo ora ad analizzare la «non
risposta» punto per punto, tralasciando la datazione 11/8/2017, che ne sia
venuto in possesso solo ieri con ben oltre 5 mesi di ritardo e dopo aver
reiterato la legittima richiesta, sorvolando anche sul fatto che l'Agenzia
abbia risposto in un primo tempo all'intestatario per conoscenza, ossia il
comune di Piano di Sorrento e solo ieri direttamente al sottoscritto,
trascurando inoltre che ricevuta la prima risposta, l'ufficio del Sindaco non
me l'abbia prontamente inoltrata, nonostante il mio nome sia indicato
nell'intestazione; diciamo benevolmente che si è fatta un po' di confusione.
• L'Agenzia per l'Ambiente
sottolinea che manca il numero di protocollo, non considerando che la mia
richiesta è indirizzata direttamente alla Direzione Generale, Commissario,
Direttore Tecnico e Dipartimentale, e solo per conoscenza al Sindaco di Piano
di Sorrento.
• Al sopralluogo con l'ing. De
Pascale e il com.te Porreca, era presente anche il sottoscritto, il quale per
fortuna gode di buona memoria.
• La fornitura di energia
elettrica sarebbe stata possibile anche nei due punti indicati ed
inoltre non è specificato quali impedimenti ci sarebbero stati secondo la
normativa ambientale vigente, nell'insediare il furgone mobile lì dove
richiesto.
• Si rende noto non sono stati
fatti studi specifici giacché a detta degli scriventi non sono applicabili per
il nostro comune.
• Sottolineo che il sottoscritto
non ha assolutamente mai indicato che l'unica fonte inquinante fosse quella
veicolare, bensì che al momento è quella che maggiormente interessa ai
cittadini, di cui, ricordiamocelo sempre, siamo al servizio, ARPAC compresa.
• Mi è stata attribuita
un'affermazione mai espressa, giacché mi è palesemente chiaro che il vento non
abbia peculiarità purificatrici dell'aria, essendo il vento composto unicamente
dalla stessa aria, che nel suo movimento si dirige più o meno velocemente
secondo leggi studiate dalla meteorologia, da un'alta ad una bassa pressione.
• Infine, quel che si può definire
come la marchesata del Grillo: «Il sito è scelto in modo insindacabile
dall'Agenzia». Allora, ditelo subito che ci togliamo il pensiero.
Capitolo a parte meriterebbero poi
i dati relativi al monitoraggio durato appena 15 giorni, così come ampiamente
previsto dal sottoscritto, ma per questo vi rimando all'interrogazione del
nostro portavoce alla regione Marì Muscarà, e alla
non risposta dell'ARPAC,
evasiva esattamente quanto questa.
Per i primi di marzo dovremmo
installare i primi dispositivi per il rilevamento delle polveri sottili, del
monossido di carbonio, e delle sostanze volatili: chi fa da se, fa per tre, ma
è chiaramente una sconfitta delle istituzioni.
Dove non c'è dialogo non c'è
democrazia, dove non c'è democrazia non c'è benessere.
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