domenica 17 novembre 2019

SALVE SALVINI


A detta di alcuni quotidiani, giovedì Salvini verrà a Sorrento e ufficializzerà il passaggio di Cuomo alla Lega: segno della volubilità dei nostri sindaci e delle loro idee politiche, giacché sempre propensi a dotarsi di diverso vessillo e cercare miglior fortuna con colui che può fornire sondaggi migliori.
È prevista una protesta delle "sardine", banco apartitico multicolore, che non vede di buon occhio la discesa del burbero nordico nel feudo capoluogo peninsulare.
I cittadini fanno bene a manifestare pacificamente, quando, dove e se ritengono; i rappresentanti istituzionali non dovrebbero, hanno un altro dovere, quello di contrastare politicamente quelli che ritengono i propri avversari.
Personalmente ho votato "NO" al contratto con la Lega, mi sono espresso pubblicamente affermando "Mai con la Lega", ho inoltrato un ordine del giorno al Presidente del mio Consiglio comunale contro il decreto sicurezza e discusso in quel Consesso dell'autorizzazione a procedere contro Salvini. Nel merito del caso "Diciotti" ho votato sulla nostra piattaforma affinché si procedesse contro l'ex ministro degli interni, ho espresso la mia contrarietà all'innalzamento delle soglie per gli affidi diretti scrivendo a ogni singolo parlamentare del M5S chiedendogli inutilmente di ripensarci.
La Lega e Salvini sono miei avversari politici con "aggravanti": mai potrò dimenticare i canti contro noi "terroni", l'incitamento offensivo oltre ogni limite di tolleranza al Vesuvio di lavarci con il fuoco, l'accostamento per rima baciata con i cani e la loro "puzza" animale. Ma nonostante tutto non manifesterò contro di lui, gli darò la possibilità di spiegare, di illustrare quale sia il suo programma politico ammesso che ne abbia uno che non sia nell'individuare un nemico e quindi dare contro gli immigrati ora per poi tornare a tempo debito contro i meridionali.
Il Nord mangia il Sud da oltre 150 anni, lo stiamo mestamente riscontrando ancor ora con l'acqua alta veneziana e relativa tangentopoli, lo rileviamo con la disparità di trattamento riservato nelle sciagure, con la diversità di infrastrutture, con il disinteresse mostrato nell'investire nella rete ferroviaria qui, dove realmente occorre agli uomini e non a merci in trasporti transalpini ad alta velocità.
Salvini parla di livore ma non cadrò nella provocazione, l'odio è un sentimento che non mi appartiene cui lascio tranquillamente la paternità a chi crede di essere migliore per il colore della pelle, per il proprio luogo di nascita e residenza, per il proprio orientamento sessuale o per la propria religione.

Nessun commento:

Posta un commento

Aggiungi un commento...