Mi sono perso e non voglio ritrovarmi.
È vero, ti ho cercato tanto, credevo fossi lo scopo della
mia esistenza, ma mi sono dato troppa importanza.
A cosa serve ch'io mi affanni, mi dimeni, cresca, accumuli, se poi il mio domani non sarà più giorno?
È certamente più proficuo investire nella propria coscienza, in modo che le proprie azioni, il proprio modo di essere e porsi, possano essere la vera eredità.
Può darsi domani sia ancora qui, o forse in un altro luogo
sconosciuto, e non troverò tutte le parole che desidero dirti perché ancora
devo inventarle, e allora sarai tu a scriverle per me, riversando conoscenza
nei nostri testimoni.
E non essere triste, questo è un canto di vita.
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