Piano di
Sorrento - La questione del
Centro d'Igiene Mentale sorrentino assume caratteri grotteschi.
La determinazione dirigenziale n. 1015 del 4 ottobre
scorso riportata da vari blog, può essere letta nel migliore dei casi, come
incapacità di relazionarsi fra i vari responsabili e uffici dell'ASL: un po'
come se sul ponte di comando di una nave, il comandante indichi una rotta ed
ogni ufficiale di guardia ne segua una tutta sua.
Venendo al problema del centro d'igiene mentale e in
particolare del S.I.R. (il vero problema è proprio nella struttura intermedia
residenziale), desideravo partecipare all'incontro dei Sindaci con la dott.ssa
Costantini; avrei avuto l'occasione di vedere i nostri amministratori
all'opera, ed avrei potuto relazionare ai cittadini, non solo carottesi, che
tutt'oggi mi telefonano chiedendomi notizie.
L'avevo chiesto al Sindaco Iaccarino che il 17
febbraio mi rispose con un laconico: «Ok», salvo poi ignorarmi successivamente.
Così resto con tutti i dubbi, anche se a detta dei resoconti di chi ha assistito, l'incontro non ne avrebbe avrebbe fugato alcuno. Quindi: la struttura costa troppo, ma costa meno di altre, non ha i requisiti tecnici, però si può prorogare, c'è chi la vuole, c'è chi non la vuole, c'è chi la vuole ma non lì, c'è chi la vuole spostare e, apprendo dalla determina, che c'è anche chi vuole ristrutturare i locali di via del Mare con i soldi pubblici, presumibilmente per lasciarla lì dov'è, o quantomeno per lasciarla in condizioni perfette.
Così resto con tutti i dubbi, anche se a detta dei resoconti di chi ha assistito, l'incontro non ne avrebbe avrebbe fugato alcuno. Quindi: la struttura costa troppo, ma costa meno di altre, non ha i requisiti tecnici, però si può prorogare, c'è chi la vuole, c'è chi non la vuole, c'è chi la vuole ma non lì, c'è chi la vuole spostare e, apprendo dalla determina, che c'è anche chi vuole ristrutturare i locali di via del Mare con i soldi pubblici, presumibilmente per lasciarla lì dov'è, o quantomeno per lasciarla in condizioni perfette.
Intanto aspettiamo il 4 aprile, se pioverà saranno 40
giorni di pioggia, ma qui i detti popolari c'entrano poco; resta la convinzione
che questa non è politica, questa è antipolitica, dove tutto, è il contrario di
tutto.
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