Piano di
Sorrento - «Abbiamo voluto
promuovere un tavolo di concertazione tra le rappresentanze delle società e dei
lavoratori che operano nei nostri porti, la Capitaneria di Castellammare di
Stabia e la dirigenza dell'Istituto Nautico "N. Bixio" di Piano per
individuare un percorso condiviso finalizzato a fornire a coloro che operano
nel settore un'opportunità di formazione specifica che sarà messo a punto da
parte di tutti i soggetti coinvolti e sarà attuato dall'istituto nautico».
Così il Sindaco di Piano di Sorrento dr. Vincenzo
Iaccarino sulle pagine on line de "ilMattino".
E cosa c'entra il nautico che notoriamente forma
allievi ufficiali di navigazione e di macchine?
Qui si apre l'ennesimo percorso formativo (a
pagamento?) che nessuno dei diretti interessati ha chiesto, percorso tra
l'altro già giustamente individuato dalle Capitanerie di Porto nella figura del
«Conduttore per il traffico locale».
Nello specifico, per ottenere questa qualifica è
necessario aver svolto 18 mesi di navigazione con mansioni di coperta, e
sostenere un piccolo esame presso l'autorità marittima, pagando l'esosa somma
che non arriva nemmeno a € 2,0, (poi ci sono le marche da bollo per il ritiro).
Il nautico, anziché svilire il proprio ruolo, provi a
migliorare il percorso formativo degli ufficiali e a far svolgere al suo
interno i corsi STCW, durante il periodo di studi e senza costi aggiunti per
gli allievi.
Le amministrazioni invece, alzino la voce presso le
istituzioni per il ripristino dei titoli professionali, considerato che il
nautico non «sforna» più allievi capitani, né esistono più quelli di lungo
corso o di macchine, soppiantati dalle qualifiche di comandanti o direttori a
scadenza quinquennale (I.M.O.).
Contribuiscano a istituire l'Osservatorio del Lavoro
Marittimo previsto dalla legge 30/98.
Ecco, si facciano portavoce dei cittadini che lavorano
sul mare, e non solo e male, di questa nuova categoria che finora tutti hanno
ignorato; già ai tempi dell'Associazione Marinai Sorrentini e della L.A.A.M.
chiedemmo ripetutamente aiuto alle pubbliche amministrazioni, senza ricevere
mai un cenno, una risposta.
Eppure la forza lavoro è stata un'eccellenza ed un
traino economico per tutto il territorio: ricordo, l'unico fu l'ex Sindaco
Ruggiero, che più di aiutarci ad organizzare una riuscitissima manifestazione a
Villa Fondi il 28 marzo del 2011, non fece, ritirando in seguito l'impegno
preso di sottoscrivere il documento scaturito da quella conferenza, da
indirizzare al MIT.
Il mondo del Charter dei Natanti non merita tutto ciò:
sicuramente ha bisogno di una regolamentazione giacché inesistente, e
certamente può essere applicata sia la norma del grandfathering, sia quella del
riconoscimento del titolo di conduttore di natanti adibiti al noleggio, così
come accadde verso la metà degli anni 2000 per i padroncini di imbarcazioni da
diporto. Non ha bisogno del glorioso (ei fu) Nino Bixio, ha necessità di tempo
per adeguarsi a normative che vanno scritte insieme a loro, poiché queste non
dovranno né potranno costringere chi ha fatto investimenti o semplicemente ha
finora vissuto di questo lavoro, a chiudere l'attività.
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