lunedì 7 ottobre 2019

A PROPOSITO DI MERENDINE

Leggi sempre più restrittive e che a mio avviso vanno a scapito della genuinità del cibo, unite a massicce campagne pubblicitarie televisive, orientano le scelte dei consumatori.
A scuola poi la situazione si complica notevolmente (quando c'è la mensa, sic): la tracciabilità del prodotto, la responsabilità del produttore, il confezionamento, l'eccessiva igienizzazione (che fine hanno fatto i nostri naturali anticorpi?), fanno sì che si possano consumare solo prodotti industrializzati, sovente di bassa qualità, anziché cibi e bevande genuine, magari a Km.0, ad esempio pane e olio nostrano, ma anche marmellate, spremute d'arance, centrifugati di frutta o verdure, ecc.
Queste sono riflessioni che faccio da tempo e che sono riemerse leggendo un post odierno della mia amica Virginia La Mura, senatrice del M5S, il quale rimanda ad un articolo del 13 aprile scorso di "HowToDoFor" intitolato:
«Pane e olio al posto delle merendine - l'iniziativa delle scuole del Cilento ha un successo strepitoso».
Nei commenti al post trovo un link al blog di Dario Tamburano, europarlamentare del M5S, risalente all'ottobre di 5 anni fa:
«Maria De Biase è vincitrice alla selezione finale del Premio Cittadino Europeo 2014».
Nel testo dell'articolo:
«L'Istituto Omnicomprensivo "Teodoro Gaza" di San Giovanni a Piro, del quale dal 2007 la De Biase è stata per anni la Dirigente Scolastica, è stata la prima scuola italiana ad interessarsi ufficialmente di picco del petrolio e resilienza: ha cominciato nel 2010 quando la transizione verso una comunità libera dalla dipendenza dal petrolio è stata inserita da quattro anni nel "Piano dell'offerta formativa". L'istituto è a rifiuti zero e nei vari plessi scolastici si coltivano orti sinergici e orti biologici tradizionali. Il sapone è autoprodotto a partire dai residui di olio che vengono dalle cucine dei ragazzi. I bambini non mangiano più le merendine industriali: hanno scoperto che c'è di meglio recuperando la sana tradizione di un tempo andato».
Chiedo quindi alle mamme, o meglio ai genitori, cosa ne pensano della merenda "di una volta", non prima però di aver guardato il video Eco-Merenda a scuola.


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