Appena scaricato e analizzato dal nostro dispositivo Smart Nose Dust1,
i dati relativi allo stato della nostra aria del mese appena trascorso, ne
emergono una notizia buona e una cattiva.
La prima è che il particolato (PM10) ha mantenuto i suoi
valori nella norma senza mai sforare. Mi piace sottolineare il dato, anche se
altrettanto evidente è che, seppure tollerato dai limiti di legge (Direttiva
Europea 2008/50/EC recepita con il D.Lgs 155/2010), sempre di inquinamento si
tratta; infatti l'OMS indica le polveri sottili come cancerogeni certi2
e non si sbilancia certo sulle tolleranze che possono essere anche soggettive, magari
anche in dipendenza di patologie sofferte o del proprio stato di salute.

I mancati interventi auspicabili atti a ridurre la mole di veicoli circolanti,
tardano e nemmeno sono sul tavolo o nell'agenda dei Sindaci nostrani; anche gli
interventi di ripiantumazione dettati dalla Città metropolitana in prospettiva
migliorativa della qualità dell'aria, laddove rimpiazzeranno alberi con
arbusti, non aiuteranno certamente a migliorare la situazione, anzi sono da
considerarsi peggiorativi, ma questo è ancora un altro discorso. La riflessione
in merito è quella dell'induzione ad avere più timore di un albero che,
ipoteticamente, potrebbe eventualmente ed in situazioni limiti crollare,
anziché la certezza di respirare schifezze derivanti da processi e reazioni
chimiche per 24 ore al giorno, 365 giorni all'anno (366 questo bisesto).
1 Lo SND fornisce in tempo reale i dati
relativi ad alcuni parametri degli inquinanti atmosferici. I dati forniti non
possono essere dichiarati ufficiali dato che l’ARPAC è l’unica agenzia che può
certificarli, ma com’è noto, in penisola sorrentina non sono presenti
centraline, né effettua rilievi.
I dati SND sono
consultabili sul sito Smart Nose Dust,
relativamente a tre centraline poste a Meta, al confine fra Piano di Sorrento e
Sant’Agnello, e a Sorrento.
2
L'agenzia dell'OMS specializzata per il cancro, IARC (International Agency for
Research on Cancer), definisce e cataloga nel “gruppo 1”, quello che contiene
le sostanze più pericolose, anche il particolato atmosferico, ovvero le
cosiddette polveri sottili.
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