sabato 1 febbraio 2020

L'ARIA DI GENNAIO


Appena scaricato e analizzato dal nostro dispositivo Smart Nose Dust1, i dati relativi allo stato della nostra aria del mese appena trascorso, ne emergono una notizia buona e una cattiva.
La prima è che il particolato (PM10) ha mantenuto i suoi valori nella norma senza mai sforare. Mi piace sottolineare il dato, anche se altrettanto evidente è che, seppure tollerato dai limiti di legge (Direttiva Europea 2008/50/EC recepita con il D.Lgs 155/2010), sempre di inquinamento si tratta; infatti l'OMS indica le polveri sottili come cancerogeni certi2 e non si sbilancia certo sulle tolleranze che possono essere anche soggettive, magari anche in dipendenza di patologie sofferte o del proprio stato di salute.
L'altro dato, quello cattivo, riguarda il diossido d'azoto. Seppure non ha mai sforato il valore massimo di punta, continua ininterrottamente nei mesi ad essere ben oltre la media annuale consentita; in parole povere è una presenza importante e costante durante tutto l'arco dell'anno, una presenza invisibile che ci avvelena. D'altro canto il nostro naso generalmente ben funziona e, anche se assuefatto agli "aromi" nostrani, è in grado di rilevare il fetore micidiale nelle strade cittadine.
I mancati interventi auspicabili atti a ridurre la mole di veicoli circolanti, tardano e nemmeno sono sul tavolo o nell'agenda dei Sindaci nostrani; anche gli interventi di ripiantumazione dettati dalla Città metropolitana in prospettiva migliorativa della qualità dell'aria, laddove rimpiazzeranno alberi con arbusti, non aiuteranno certamente a migliorare la situazione, anzi sono da considerarsi peggiorativi, ma questo è ancora un altro discorso. La riflessione in merito è quella dell'induzione ad avere più timore di un albero che, ipoteticamente, potrebbe eventualmente ed in situazioni limiti crollare, anziché la certezza di respirare schifezze derivanti da processi e reazioni chimiche per 24 ore al giorno, 365 giorni all'anno (366 questo bisesto).

1 Lo SND fornisce in tempo reale i dati relativi ad alcuni parametri degli inquinanti atmosferici. I dati forniti non possono essere dichiarati ufficiali dato che l’ARPAC è l’unica agenzia che può certificarli, ma com’è noto, in penisola sorrentina non sono presenti centraline, né effettua rilievi.
I dati SND sono consultabili sul sito Smart Nose Dust, relativamente a tre centraline poste a Meta, al confine fra Piano di Sorrento e Sant’Agnello, e a Sorrento.

2 L'agenzia dell'OMS specializzata per il cancro, IARC (International Agency for Research on Cancer), definisce e cataloga nel “gruppo 1”, quello che contiene le sostanze più pericolose, anche il particolato atmosferico, ovvero le cosiddette polveri sottili.

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