Non ho paura di essere contagiato dal Corona Virus, ma di
trasmetterlo.
Finora non ho detto e scritto nulla sul COVID19, sono stato in
assoluto silenzio leggendo come tutti siano diventati ricercatori,
epidemiologi, medici, ministri, governatori, sindaci e soliti cittì della
nazionale di calcio.
Ma il messaggio che forse non è stato ben recepito è tutto lì, nell’incipit
di questo mio post: «Siate responsabili, state calmi e fate il possibile
affinché il virus non si trasmetta».
Il nostro sistema sanitario nazionale è stato smembrato dallo
scellerato federalismo; nel tempo i tagli a qualsiasi tipo di risorsa umana ed
economica, ci hanno portato pian piano sempre più a rivolgerci alle strutture
convenzionate e, a costo di grandi sacrifici economici per i meno abbienti,
alla sanità privata.
Ma ci sarà tempo per fare le analisi politiche, ora ci troviamo in
crisi, non di specializzazione giacché le competenze ci sono, a tutti i
livelli, bensì strutturale dove è palese l’insufficienza di posti letto e delle
cure intensive già in tempi non critici, per cui non possiamo permetterci di
ammalarci tutti insieme.
Non desidero sminuire il pericolo, ma sia chiaro che questo virus non
ci ucciderà tutti, lo farà unicamente con le persone più deboli, ed è per loro
che dobbiamo tenere un comportamento responsabile, evitandone la diffusione e
il contagio.
Da uomo di mare ho bene in mente che per affrontare la tempesta bisogna
avere paura, quel timore che non ti fa osare di più e ti fa assecondare la
burrasca nell’attesa che passi, perché prima o poi tornerà il sereno. Paura ma
non panico, quello non ti fa ragionare; il terrore fa commettere imprudenze
creando pericolo per sé stessi e per i propri compagni di viaggio.
Qui il mio invito alla responsabilità, ad attenersi alle norme dettate
dal presidente del Consiglio dei Ministri e dal Governatore della nostra Regione,
ad essere come l’equipaggio che aspetta alla cappa il passaggio della bassa pressione:
ci vuole coraggio ad avere paura, la vera viltà è il panico.
Attenzione: Il Governatore De Luca, con l’ordinanza
n.7/2020, ha ordinato «la sospensione immediata e fino al 15 marzo 2020, su
tutto il territorio regionale, delle attività:
a) delle discoteche;
b) di ogni altro luogo
di svago o divertimento la cui frequentazione, per le modalità di ritrovo,
comporti assembramento degli utenti e comunque non consenta che il servizio sia
espletato per i soli posti a sedere e con il rispetto della distanza di
sicurezza interpersonale di almeno un metro di cui all’allegato 1, lettera d)
al DPCM 4 marzo 2020.
La presente ordinanza
viene notificata ai Sindaci, ai Prefetti, alle Questure perché dispongano le
verifiche e i controlli di rispettiva competenza in ordine all'osservanza delle
presenti disposizioni e trasmessa al Presidente del Consiglio dei Ministri e al
Ministro della Salute».
Diamo il nostro
contributo fornendo la massima collaborazione alle nostre istituzioni.
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