«Adattamento a condizioni particolari, proprie di un dato ambiente o conseguenti a determinati usi» (wikipedia)
Siamo ormai assuefatti; queste lunghe settimane di quiete imposte da
un virus assassino, non sono state sufficienti a farci comprendere che dobbiamo
invertire la rotta e assecondare gli elementi anziché combatterli.
Così ascoltiamo il coro dei vertici politici sulla riapertura, sulla
ripartenza economica, sulla crescita e come in un mantra recitiamo:
«Inquinamento fiume Sarno -
- Assuefatti e rassegnati.
Situazione traffico -
- Assuefatti e rassegnati.
Inquinamento dell'aria, della terra e delle
acque -
- Assuefatti e rassegnati.
Cementificazione selvaggia -
- Assuefatti e rassegnati».
Così come rassegnati siamo rispetto all'evidente rapporto con il
lavoro, schiavizzante in un sistema di vita che costringe ad accettare
condizioni spesso insostenibili, nel nome della sopravvivenza.
«Reddito universale -
- Assuefatti e rassegnati.
Ripartizione della ricchezza -
- Assuefatti e rassegnati».
Un lavoro che distrugge il nostro habitat, che rosicchia vita
centimetro su centimetro, chilometro su chilometro, che devasta e distrugge
scenari dai significati divini. Scenari, non panorami.
Ieri il ministro Costa ha annunciato l'invio dei Carabinieri del N.O.E. affinché compiano accertamenti degli sversamenti nelle acque del fiume Sarno.
Ancora!
Ministri, Carabinieri, Associazioni, denunce, prove documentali, cos'altro
occorre!
A chi tocca se non alla politica prendere decisioni anche drastiche!
Non sono domande, sono affermazioni.
In questi due mesi di inoperosità umana, abbiamo ricevuto
testimonianze di come la natura sia in un certo qual senso rinata: ci siamo
meravigliati di profumi che non percepivamo più, di colori cui non facevamo più
caso, della trasparenza dell'acqua del mare e proprio di quel fiume Sarno, il
più inquinato d'Europa. Ci siamo stupiti nel rivedere una fauna tornare ad
occupare spazi che, contrariamente a quanto
riteniamo, non sono per nostra esclusività.
La natura ci ha fatto vedere di cosa è capace, ci ha avvertito: credo
che se non abbiamo capito ora la lezione, non ci sarà virus o sciagura che
possa farci rinsavire e invitarci a tenere comportamenti e stili di vita che
possano ritenersi in armonia con l'ambiente in cui viviamo e che condividiamo
con il resto del mondo. Troppo presuntuoso, arrogante, colui che cerca di
imporre un metodo ideato falsamente a misura umana, mentre passivamente il
popolo si adatta, magari accontentandosi di vedere il bello in TV, ormai «assuefatti e rassegnati» al cospetto di
immagini troppo lontane dai propri occhi e dal proprio tempo.
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