mercoledì 6 maggio 2020

ASSUEFAZIONE


«Adattamento a condizioni particolari, proprie di un dato ambiente o conseguenti a determinati usi» (wikipedia)

Siamo ormai assuefatti; queste lunghe settimane di quiete imposte da un virus assassino, non sono state sufficienti a farci comprendere che dobbiamo invertire la rotta e assecondare gli elementi anziché combatterli.
A sentir parlare invece pare che tutto tornerà come prima, se non peggio.
Così ascoltiamo il coro dei vertici politici sulla riapertura, sulla ripartenza economica, sulla crescita e come in un mantra recitiamo:
«Inquinamento fiume Sarno -
- Assuefatti e rassegnati.
Situazione traffico -
- Assuefatti e rassegnati.
Inquinamento dell'aria, della terra e delle acque -
- Assuefatti e rassegnati.
Cementificazione selvaggia -
- Assuefatti e rassegnati».
Così come rassegnati siamo rispetto all'evidente rapporto con il lavoro, schiavizzante in un sistema di vita che costringe ad accettare condizioni spesso insostenibili, nel nome della sopravvivenza.
«Reddito universale -
- Assuefatti e rassegnati.
Ripartizione della ricchezza -
- Assuefatti e rassegnati».
Un lavoro che distrugge il nostro habitat, che rosicchia vita centimetro su centimetro, chilometro su chilometro, che devasta e distrugge scenari dai significati divini. Scenari, non panorami.
Ieri il ministro Costa ha annunciato l'invio dei Carabinieri del N.O.E. affinché compiano accertamenti degli sversamenti nelle acque del fiume Sarno.
Ancora!
Ministri, Carabinieri, Associazioni, denunce, prove documentali, cos'altro occorre!
A chi tocca se non alla politica prendere decisioni anche drastiche!
Non sono domande, sono affermazioni.
In questi due mesi di inoperosità umana, abbiamo ricevuto testimonianze di come la natura sia in un certo qual senso rinata: ci siamo meravigliati di profumi che non percepivamo più, di colori cui non facevamo più caso, della trasparenza dell'acqua del mare e proprio di quel fiume Sarno, il più inquinato d'Europa. Ci siamo stupiti nel rivedere una fauna tornare ad occupare spazi che, contrariamente a quanto riteniamo, non sono per nostra esclusività.
La natura ci ha fatto vedere di cosa è capace, ci ha avvertito: credo che se non abbiamo capito ora la lezione, non ci sarà virus o sciagura che possa farci rinsavire e invitarci a tenere comportamenti e stili di vita che possano ritenersi in armonia con l'ambiente in cui viviamo e che condividiamo con il resto del mondo. Troppo presuntuoso, arrogante, colui che cerca di imporre un metodo ideato falsamente a misura umana, mentre passivamente il popolo si adatta, magari accontentandosi di vedere il bello in TV, ormai «assuefatti e rassegnati» al cospetto di immagini troppo lontane dai propri occhi e dal proprio tempo.

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