C’è sempre un’ultima goccia che fa
traboccare il vaso. Quando in disaccordo con l’azione politica del movimento 5
stelle, ho accettato le decisioni della maggioranza e, quando in posizione
minoritaria, ho sempre e solo cercato di esprimere la mia opinione, certo che
il dibattito avrebbe potuto solo contribuire ad una maggiore consapevolezza,
fornendo molteplici punti di vista, ma la fiducia al governo Draghi da parte
del mio gruppo politico, è qualcosa che non riesco a tollerare.
È stato vero ed intenso amore, uno slancio
verso un nuovo modo di intendere e fare politica, un credo assoluto nella
visione rivoluzionaria di voler cambiare le cose partendo dagli Enti comunali.
L’intento di programmare la città del
futuro e non rincorrere le riproposizioni di progetti stantii, di spendere in
maniera mirata anziché farlo perché “altrimenti si perdono i fondi e sarebbe
un peccato”, di indirizzare l’occupazione verso la “localizzazione delle
produzioni”, di alimentare l’autosufficienza energetica, di ricercare
soluzioni ecosostenibili perseguendo il fine di tutelare l’ambiente
particolarmente in ottica di lascito ereditario, considerato che chi ha vissuto
questo pianeta prima di noi, non se ne è minimamente preoccupato.
In quel modo nuovo, intellettualmente
onesto e a mio avviso coerente di fare politica, credo ancora e continuerò perseguendone
gli obiettivi, non riproponendo o riproponendomi a fianco del passato
amministrativo, bensì nel dare un’alternativa e non una finta alternanza.
Evidentemente questo intento non
è più del movimento; è cambiato, troppo, lì dove gli interpreti da attori
recitanti un copione scritto dalla collettività, sono diventati sceneggiatori e
registi, risultando così inglobati nel film del sistema, e da esso stesso
assuefatti.
L’indirizzo che sta dando la “dirigenza”
fa sì che questo “movimento” non mi rappresenti più e quindi, se sarà
confermata la fiducia a questo esecutivo, non potrò sentirmi rappresentante;
nel contempo è forte il voler responsabilmente espletare il mandato elettorale
che mi avete affidato, nel rispetto che vi devo e che devo all’istituzione
Comune, un rispetto che mi spinge ad onorarlo nei valori e nei princìpi del
“MoVimento” come lo conoscevamo tutti noi, ad unico interesse del bene comune.
Sicuramente qualche elettore del
M5S non sarà d’accordo con questa mia decisione, magari apparterrà a quella maggioranza
del 59,3% che riconfermerebbe la propria decisione ritenendo di essere nel
giusto; non so quale sia la scelta migliore, ma questo episodio è indicativo ed
è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso della mia coerenza.
Per me non cambia nulla, la mia
porta è e sarà sempre aperta per tutti i cittadini carottesi, come ho sempre
detto e fatto, anche per quelli che non mi hanno votato e così sarà anche per
chi non condividerà questa mia sofferta decisione.
Detto ciò andiamo oltre, abbiamo
problemi molto più seri e vitali da affrontare, criticità che ci coinvolgono
quotidianamente e che richiedono l’impegno di tutti noi.
Grazie
a tutti voi per l’attenzione dedicatami
Salvatore
Mare
Consigliere
comunale – Piano di Sorrento
lunedì 15 febbraio 2021
AI CITTADINI CAROTTESI
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Aggiungi un commento...