Come non bastasse l’assurdità dei refresh dei corsi da effettuare entro la scadenza, pena la ripetizione dell’intero programma e relativo costo a carico del lavoratore, la mancata attesa proroga dei CeC per mancanza del periodo di navigazione richiesta e per tanti impossibile da svolgere per la crisi pandemica, il blocco delle prove di nuoto e voga per il rilascio del libretto di navigazione e le relative scadenze delle documentazioni prodotte, tutte cose di cui ci siamo occupati, scrivendo note, appelli e finanche suggerimenti al MIMS.
A certificare il disinteresse del governo, dello Stato, della nazione Italia verso i lavoratori marittimi, è l’impossibilità registrata di prenotare “regolarmente” la vaccinazione anticovid, da parte del personale in continuità di rapporto di lavoro o a turno particolare.
Infatti, questi lavoratori, non sono iscritti al sistema sanitario regionale, ma sono in carico al SASN (Servizi Assistenza Sanitaria Naviganti) e quindi la piattaforma regionale non li individua.
Il 12 maggio, con Luigi Gallo, abbiamo scritto al Ministero e ci hanno risposto che avrebbero a breve varato una procedura, con la quale il marittimo poteva richiedere un numero di tessera provvisorio al SASN, con il quale successivamente accedere al portale di prenotazione regionale.
Ma quanto descritto non funziona, anche il numero della tessera sanitaria provvisoria non risulta nell’elenco del sistema sanitario regionale.
Numerose le telefonate che ho ricevuto in questi giorni di marittimi che vogliono, o meglio, che “devono” vaccinarsi, tanto che l’altro ieri abbiamo nuovamente scritto al Ministro Speranza.
Eppure l’IMO (International Maritime Organizzation) il 2 maggio 2020 tuonava: «I marittimi devono essere dichiarati “key workers”», tanto che il ministro Paola De Micheli nel gennaio scorso, con una lettera indirizzata all’Organizzazione, ne ha riconosciuto l’essenzialità del lavoro.
D’altro canto non potrebbe essere diversamente giacché a nessun essere senziente abitante il pianeta terra, è mai venuta la scellerata idea di fermare il traffico marittimo durante la pandemia.
Ma il riconoscimento appare evidente sia solo questione formale, nella realtà le liste della Gente di Mare è come se non esistessero, i lavoratori sono sostanzialmente schiacciati fra interessi maggiori e prevaricazioni, in un settore cui non è mai stato dato il giusto riguardo, lasciando all’improvvisazione e alle interpretazioni pindariche dei codici internazionali non solo delle varie Capitanerie, ma anche dei funzionari, visto che non è nemmeno mai stata redatta una “traduzione ufficiale” del codice STCW.
In tutto ciò, Sindaci, Governatori e tutti coloro che dovrebbero essere portatori d’interessi dei cittadini e terminali dei territori, non risultano pervenuti.
venerdì 21 maggio 2021
VIETATO L'ACCESSO AI MARITTIMI
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