domenica 9 ottobre 2022

LA CITTÀ DI TUTTI

Premessa: mi rendo conto del particolare momento che stiamo attraversando e non vorrei apparire banalizzante, ma noto che complici prima le elezioni politiche, poi la crisi internazionale, abbiano assorbito l'interesse della pubblica opinione facendo scomparire quel minimo di dibattito locale che possa alzare l’asticella e “stimolare” la maggioranza cittadina a compiere i passi promessi ai carottesi. Una situazione comune in tutti e quattro i feudi sorrentini, dove l’opposizione è letteralmente scomparsa dai radar, in particolare in questo nostro comune dove, contrariamente a quanto eravamo abituati, è stato approvato un bilancio di previsione senza il benché minimo scambio, con una semplice dichiarazione di voto “letta” dal capogruppo di minoranza, già sindaco nella scorsa consiliatura.

Piano di Sorrento - A distanza di un anno, rileggo parte della partecipazione popolare prevista nel programma con il quale la lista «ForteMente Piano”, guidata dal sindaco Salvatore Cappiello, si è presentata ai cittadini.

«Amministrazione, gestione, controllo e partecipazione – La Città di tutti Per poter pensare seriamente di fare tutto ciò, dobbiamo preliminarmente preoccuparci di riscrivere le regole del gioco, avviando quei processi di revisione dello Statuto e dei regolamenti per il funzionamento del Consiglio comunale e della Giunta, anche alla luce delle importanti novità introdotte in questi anni.
Statuti e regolamenti dovranno muoversi attraverso due direttrici fondamentali: trasparenza e partecipazione.
Referendum consultivi, question time aperti ai cittadini, consigli itineranti, bilanci partecipati, devono finalmente trovare reale ospitalità nella nostra concezione di intendere la vita pubblica. Il cittadino deve entrare quanto più possibile nelle istituzioni e divenire un piccolo ingranaggio dell’intero meccanismo».

Questo è nel programma con il quale si sono vinte le elezioni, il documento-patto cui ho contribuito, sottoscritto e che mi aveva rassicurato e convinto a schierarmi.
A distanza di un anno dai fuochi d’artificio in via Bagnulo, registro l’intervento positivo sull’archivio storico atti, che ha restituito una certa trasparenza all’attività amministrativa e chiuso un periodo buio della storia di questo comune, coinciso con l’amministrazione Iaccarino.
Poi più il nulla, in particolare per alcune procedure del regolamento attuativo della partecipazione popolare di cui vado ancora fiero, e che mi aspettavo fossero snellite giacché troppo rigide, in particolare nella richiesta numerica delle sottoscrizioni.
Si auspicava maggiore eco dell’opportunità propositiva cittadina, poiché presumibilmente ancora non si conosce esistenza, natura e potenzialità di questi strumenti partecipativi, considerato che dall’istituzione e a quanto mi risulta, è stata presentata una sola proposta (n.d.r. dal comitato “Stop ai roghi”) mai presa in considerazione giacché terminò l’amministrazione.
La mia proposta per l’istituzione del Question Time consiliare, mozione bocciata sempre dal Consiglio comunale a maggioranza Iaccarino, è rimasta lettera morta. Doveva essere viatico per far avvicinare i cittadini “responsabilmente e rispettosamente” al cuore della massima Istituzione Comunale, l’Assise Consiliare, che nelle intenzioni doveva essere aperta alla popolazione con sacra regolamentazione.
Dei consigli itineranti da tenere nelle frazioni, nei luoghi e momenti particolarmente significativi, nemmeno l’intenzione, e non può essere usato a scusante il covid laddove l’aggregazione è ormai e per fortuna consentita.
Così come del bilancio partecipato: nel merito consiglio ai cittadini di informarsi su tale esercizio giacché la parola è bella, ma nei fatti di un piccolo comune si corre il rischio di banalizzarlo per le cifre potenzialmente impegnabili. Comunque è un ottimo strumento partecipativo, che fornisce possibilità di scelte, ma per far ciò innanzitutto bisognerebbe cominciare a pubblicare il bilancio semplificato per il cittadino.
Fu già oggetto di nota, interrogazione e risposta (n.d.r. fù che era in corso di redazione) in consiglio comunale del 12 aprile 2021; sottolineo l’assenza di tale documento disposto obbligatorio dal TUOEL, che richiama l’art. 11, C.2, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e ss.mm.ii. «Le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 2 redigono un rendiconto semplificato per il cittadino, da divulgare sul proprio sito internet, recante una esposizione sintetica dei dati di bilancio, con evidenziazione delle risorse finanziarie umane e strumentali utilizzate dall’ente nel perseguimento delle diverse finalità istituzionali, dei risultati conseguiti con riferimento al livello di copertura ed alla qualità dei servizi pubblici forniti ai cittadini».


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