«Costiera sorrentina – Sindaci
uniti sulla tutela ambientale e stanno discutendo di un piano comprensoriale
che preservi le bellezze naturali, ambientali e paesaggistiche con meno auto,
bus e più biciclette.
Il primo cittadino santanellese è stato incaricato dai suoi
omonimi della costiera di individuare gli interventi, da condividere sul piano
comprensoriale, per la tutela dell’ambiente» (telestreetarcobaleno).
E giù l’elenco dei punti che tutti noi conosciamo e di cui siamo
ben consapevoli: non è che occorra uno scienziato, ma volontà
politica innanzitutto.
La domanda che pongo e sottolineo è questa: “I nostri
amministratori sono credibili”?
Non rispondo direttamente, potrei farlo per ogni singolo punto cui
riferisce l’articolo, considerando le varie risposte ottenute in consiglio
comunale, ma desidero esporre un quadro più generale.

L’occasione da cogliere al volo si è avuta con la stesura del
Piano Strategico della Città Metropolitana di Napoli (ex Provincia) e con la
possibilità data dalla “Ragioneria Generale dello Stato” di utilizzare gli
avanzi liberi di amministrazione, che per la cronaca ammontavano a circa 440
milioni di euro.
Ebbene, i sindaci non hanno realmente compreso la portata e l’importanza
di una siffatta operazione, infatti hanno disertato “tutte” le conferenze
metropolitane, ossia le riunioni fra i 92 sindaci dell’area, rimettendosi al
Sindaco metropolitano Gianluigi De Magistris.
Il risultato è stato che il Piano Strategico non è stato
effettivamente stilato giacché non sono stati previsti investimenti nelle zone
omogenee (n.d.r. sulla suddivisione ci sarebbe da aprire un altro capitolo, ma
chi mi ha seguito prima sul blog del M5S, poi sul mio personale, già sa), non si è considerato il forum metropolitano, e si è
ridotto il tutto alla mera spartizione dell’ingente somma per numero di
abitanti: € 100,00 per ogni singolo cittadino. Questo ha consentito interventi isolati e non
collegati fra di loro, come invece l’etimo stesso della parola “strategia”
suggerisce.
UN PECCATO
Giacché oltre ad essere una vera occasione persa per mettere in
atto quegli interventi che i cittadini richiedono da tempo immemore, si è
mostrato il vero volto delle amministrazioni comunali, sempre intente a
rattoppare le proprie insufficienze locali e poco propense a strutturare un
disegno territoriale.
Senza addentrarmi in particolari di comuni vicini ma
amministrativamente distanti, molti, troppi problemi per i sindaci a cominciare
da Sorrento e Massa Lubrense che dovranno scoprire quale amministrazione sarà, Sant’Agnello con la grana Social
Housing che coinvolge attuale e passate amministrazioni, Piano di Sorrento con
la quasi totalità delle opere in programma non eseguite (e non mi riferisco all’ordinario) e che nulla hanno a che vedere con la tutela dell’ambiente, una su tutte l’ospedale
unico.
Considero unicamente che con queste premesse e senza una visione
d’insieme, saranno solo le solite buone intenzioni da proporre nei momenti
giusti, le stesse volontà manifestate ogni quinquennio a scadenza elettorale, e
poco importa se di tutti e 14 punti se ne parla da anni, l’importante pare che
se ne parli; e basta.